Calcio » 17/12/2006

CND: Genzano-Brindisi 1912=1-0

Le immagini dell'incontro realizzata da Alessandro Maiello per UltrasBrindisi.net: clicca qui

Genzano: Vitucci, Chimenti (dal 28' st Cirigliano), Raimondi, Santibaner, Bearzotti, Belfiore, Moscato (dal 19' st Damiano), Mendivil, Saracino, Infantino, Bottiglieri. A disp.: Villa, Gaudio, Castiglione, Formica, Baldini. All.: Ruisi.
Brindisi: Ioime, Tedesco (dal 38' st Maritato), Ragazzo, Bianconi, Casavecchia, Andrisani, Ladogana (dal 1' st Frascaro), Rosciglione, Falconieri, Barca (dal 15' st Potenza), Verolino. A disp.: Nettis, Corazzini, Giglio, De Virgilio. All.: Giusto

Arbitro:Cafari Panico (Cassino)
Assistenti: Candeo (Roma 2) e Zucca (Carbonia)
Reti: 55’ Bottiglieri
Ammoniti:Belfiore, Casavecchia, Rosciglione
Espulso:Rosciglione, Ioime
Recupero: 2', 5'

Il cambio d’allenatore non sortisce gli effetti sperati ed il Brindisi 1912, dopo la sconfitta interna con il Francavilla sul Sinni lascia tre punti anche al Genzano. Allo Stadio Viviani di Potenza, ai biancorossi lucani – terz'ultimi in classifica- basta una zampata di Bottiglieri per avere la meglio sulla dimessa squadra biancazzurra.
Un Brindisi in tono minore, quello della “prima” di Pino Giusto, chiamato al capezzale della squadra adriatica per sostituire Cassia, esonerato in settimana dopo un avvio di campionato al di sotto delle aspettative. Una squadra incapace di superare la difficoltà creata da Rosciglione, reo di essersi fatto espellere per una protesta tanto plateale quanto stupida. Il Genzano, dal canto suo, ha saputo sfruttare al massimo l’occasione concessa dalla retroguardia brindisina e dopo aver controllato il veemente avvio di gara degli avversari ha avuto buon gioco nel gestire la rete del vantaggio.
Al Brindisi manca proprio l’istinto del killer. Quella qualità che trasforma una buona squadra in quella capace di abbattere avversità ed avversari.

La gara.
Giusto, nella sua partita di esordio sulla panchina del Brindisi, deve fare a meno di Prisciandaro (infortunato) e Mitri (squalificato); il mister barese disegna un 4-4-2 con Ioime in porta, Tedesco, Bianconi, Ragazzo e Casavecchia in difesa; Ladogana, Andrisani (al suo esordio da titolare), Rosciglione e Barca in linea mediana, Falconieri e Verolino in attacco.
Anche la squadra lucana è costretta a fare a meno, per squalifica, del suo pezzo pregiato, quel Pignatta che da solo ha segnato metà delle reti del Genoano. Ruisi, però, può disporre di Saracino, il centravanti ex-Bitonto, acquistato in settimana.
La gara parte in modo vibrante per merito, soprattutto, dei brindisini, apparsi volenterosi di rispondere con una prestazione maiuscola alle polemiche della settimana. Il Brindisi, però, deve fare i conti con l'ex Vitucci che si oppone alla grande sulle conclusioni pericolose di Ladogana, Barca e Rosciglione. Ci prova anche Falconieri, molto attivo per tutto il primo tempo, ma il suo tiro sorvola la traversa.
Per tutta la prima frazione di gioco il Brindisi esercita una netta supremazia territoriale. I biancorossi dello Sporting Genzano, però, sanno difendersi adeguatamente. E dove non arriva la retroguardia lucana c'è sempre Vitucci a fare più del suo dovere.
Il Genzano agisce prevalentemente di rimessa e non lesina l’utilizzo di maniere forti per fermare le fonti del gioco biancazzurre. Il risultato è che il Brindisi, già oberato dalla pressione di dover fare risultato a tutti i costi e poco tutelato dalla terna arbitrale, si innervosisce. A farne le spese è Rosciglione che risponde con un applauso sarcastico ad un’ammonizione comminata dall’arbitro Cafari Panico. Consequenziale – come da regolamento - l’espulsione. Stessa sanzione subita poco più tardi dal Presidente Barretta, reo di aver protestato veementemente dalla panchina.
L’espulsione di Rosciglione è l’episodio che cambia la partita: scombina l’assetto tattico del Brindisi e rinvigorisce i lucani, forse troppo timorosi per rispetto del blasone biancazzurro.
Nel secondo tempo il Genzano parte forte ed al 10’ si porta in vantaggio. Bottiglieri sfrutta un’indecisione di Ragazzo ed a tu per tu con Ioime mostra grande freddezza e spedisce la palla oltre la linea di porta.
Sotto di una rete e di un uomo il Brindisi prova a rispondere all’incitamento degli ultras accorsi a Potenza che intonano a ripetizione “Non mollare mai!”.
Un doppio tentativo di Barca non ha fortuna, cosi come poca incisività hanno le sostituzioni ordinate da Giusto (Frascaro per Ladogana, Potenza per Barca).
I lucani si chiudono ancora di più e per il Brindisi diventa difficile rendersi pericoloso. I ritmi di gioco calano vertiginosamente ed il Genzano non offre mai l'impressione di essere in affanno.
Verso la fine dell’incontro il Brindisi deve subire anche l’espulsione di Ioime. E dal momento che i biancazzurri hanno effettuato tutte le sostituzioni, in porta va Casavecchia.
In 9 contro 11 per il Brindisi diventa ancora più difficile raddrizzare le sorti di un incontro compromesso.
Finisce 1-0; una batosta parzialmente mitigata dai risultati provenienti dagli altri campi che hanno visto S.Antonio Abate e Aversa Normanna cedere il passo rispettivamente a Viribus Unitis ed Ippogrifo Sarno.

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