Calcio » 10/12/2006

CND: Brindisi 1912-Francavilla=2-3



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Brindisi: Ioime, Tedesco, Della Bona, Bianconi, Di Pietro, Giglio (60' Casavecchia), Barca (49' Mitri), Rosciglione, Prisciandaro, Ladogana (Falconieri), Verolino. All. Cassia. A disp.: Nettis, Casavecchia, Frascaro, Mitri, Andrisani, Potenza
Francavilla: Moschetto, Autieri, Zaccardo, Di Senso, Cataldo, Diallo, Loprete, Manco, Del Prete, Chisena, Iacobone. All. Lazic. A disp.: Annunziata, Sguera, Pioggia, Mels, Nicolao, Valente, Lupacchio.
Arbitro: Taioli (Cesena)
Assistenti: Savoia (Benevento) e Troisi (Avellino)
Reti: 25' e 48' Del Prete, 51' Mitri (rig.), 56' Chisena, 90' Prisciandaro

La disfatta che non t’aspetti. Nella 14^ giornata di campionato il Brindisi 1912 perde la propria imbattibilità al cospetto di un Francavilla sul Sinni non trascendentale.
Delusione incredibile nella società e nei supporters dei biancazzurri che avendo a disposizione un turno interno agevole sulla carta, speravano di avvicinare la capolista Sant’Antonio Abate.
Invece, dopo questa inopinata quanto pesante battuta d’arresto, il Brindisi è a 7 punti dalla vetta. Un distacco certamente recuperabile dal momento che ci sono ancora 20 gare da disputare. Ma in casa brindisina crediamo sia giunta ora di cambiare registro per evitare, d’ora in avanti, di dilapidare altri punti e non onorare, ancora una volta, le promesse avanzate dalla società.
Intendiamoci: non è questione di modulo di gioco: oggi il Brindisi si è schierato con il 4-4-2 – come in tanti auspicavano per dare maggiore consistenza alla squadra – ma il risultato non è arrivato, anzi. Il Francavilla di Lazic che in settimana aveva dovuto subire le dimissioni del presidente Cupparo, deluso per la prestazione della sua squadra contro la Turris, ha giocato la sua onesta partita finalizzando tutte occasioni da rete concesse da una difesa imbarazzante.
Non ci sentiamo di buttare la croce addosso a Bianconi ed ai suoi compagni di reparto. E’ tutta la squadra a non riuscire a trovare l’indispensabile “quadratura”: quando l’attacco è anemico, il centrocampo non fa filtro e si tiene il baricentro “molto basso” è logico che la difesa debba pagarne le conseguenze. E se i difensori (o il portiere) non fanno miracoli – ed i giocatori in maglia biancazzurra (almeno oggi) non li hanno fatto – è naturale che la sconfitta può sempre arrivare.
Il Brindisi visto all’opera oggi non è una squadra tanto diversa da quella schierata nelle prime 13 giornate di campionato.
Disposto in campo per osservare il credo offensivo di mister Cassia (Barca e Ladogana sulla fasce predisposti più ad offendere che a contenere), fin dai primi minuti il Brindisi si è presentato più volte dalle parti di Moschetto. Ci hanno provato quasi tutti: Verolino, Prisciandaro, La dogana, Rosciglione, Di Pietro. Ma la rete del vantaggio non è arrivata. Al 25', invece, nella prima azione d’attacco dei lucani, Del Prete, ben servito da Chisena, ha battuto Ioime.
Subita la rete il Brindisi ha dimostrato la pecca peggiore della giornata: la mancanza di reazione. Colpito ed affondato, insomma.
Fino al termine del primo tempo i biancazzurri non sono riusciti a portare insidie alla difesa rossoblu.
Ed in avvio di difesa è andata ancora peggio: trascorsi tre minuti i sinnici hanno trovato il raddoppio sull’ennesima distrazione difensiva, ancora ad opera dell'ottimo Del Prete.
Solo allora Cassia (duramente contestato dalla curva) ha deciso di mettere in campo Orazio Mitri (sul terreno di gioco con una maschera protettiva). Il centrocampista, appena subentrato a Barca, ha realizzato il penalty procurato da Verolino.
Chi ha cominciato a prevedere la reazione dei padroni di casa è stato servito 8 minuti dopo quando Chisena ha saputo realizzare con freddezza la terza rete degli ospiti, sfruttando un evidente buco difensivo.

Il Brindisi - tramortito - ha fatto una fatica terribile per portare la palla nei pressi della porta avversaria. Merito anche di una squadra ospite ottimamente disposta in campo e con un incontenibile entusiasmo ed ardore agonistico. Le speranze si sono ridotte al lumicino quando, per un gesto di nervosismo, Mitri, per fallo da dietro con palla lontana, si è fatto espellere lasciando la sua squadra in 10 contro 11.
La rete del 2-3, arrivata al 90' su un calcio di punizione battuto da Prisciandaro, è utile solo a rimpinguare il bottino personale del bomber.
Il triplice fischio finale è il gong del K.o. Per il Brindisi. Resta da vedere se lo sia anche per Loreno Cassia, mai veramente amato dalla tifoseria.
Tensione nel dopopartita: i tifosi brindisini hanno a lungo aspettato l'uscita dagli spogliatoi di mister Cassia, senza però essere accontentati; ai microfoni si sono presentati il presidente Francesco Barretta e il vicepresidente Giuseppe Barretta. Entrambi rammaricati per l'esito dell'incontro, hanno fatto i complimenti alla squadra avversaria, sottolineando la gara negativa dei nostri giocatori.
Nessuna dichiarazione su eventuali provvedimenti riguardanti l'allenatore del Brindisi.

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