Calcio » 29/10/2006
CND: Matera-Brindisi=2-2
Foto MATULLI
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Matera: Potenza, Grassoni D., Naglieri, Vallefuoco, Grassoni F., Amoroso, Frazzica (73’ Digno), Cappiello (65’ Dian), Valdez (60’ De Rosa), Carrato, Marsico. A disp.: Furlan, Della Corte, Montano, Di Tacchio. All.: Raimondi
Brindisi: Iome, Tedesco, Di Giorgio, Bianconi, Di Pietro (25’ Carlà), Della Bona, Mangiapane, Frascaro (84’ Barca), Prisciandaro (73’ Falconieri), Mitri, Verolino. A disp.: Licchello, Corazzini, Bartolomucci, Ladogana. All.: Cassia
Arbitro:Faggiano (Civitavecchia)
Assistenti: Pepe (Aprilia), Pegorin (Latina)
Reti:1’ Prisciandaro, 45’ Marsico, 59’ Prisciandaro, 60’ Frazzica
Può destare insoddisfazione un pareggio esterno contro una squadra che proviene da 4 vittorie consecutive? Si, se ti chiami Brindisi, riesci a passare in vantaggio per due volte e giochi in superiorità numerica per oltre mezz’ora.
Il Brindisi 1912, la formazione più attrezzata del girone H della CND, proprio non riesce a decollare. Quinto pareggio consecutivo e quel che è peggio 8 punti di distanza dalla prima in classifica, la neopromossa Ischia.
Per vincere non è bastato l’inserimento di Giocchino Prisciandaro (che ha bagnato l’esordio con due reti) e nemmeno la semirivoluzione ordinata da Cassia. Il Mister – la cui posizione appare ora precaria, inserisce forze fresche e cambia il modulo tattico, spostando Mitri sulla fascia destra. In difesa, davanti a Ioime, ci sono le novità Di Giorgio (sulla fascia sinistra) e Della Bona (a fare coppia centrale con Bianconi); a destra c’è Tedesco. A centrocampo Mitri e Mangiapane sulle fasce, Di Pietro e Frascaro al centro. In avanti Prisciandaro e Verolino.
Eppure la gara si è messa subito sui binari giusti. Pronti via e Prisciandaro si presenta da par suo ai nuovi tifosi: Mitri per Verolino, cross in area dove il n.9 si esibisce nel suo colpo preferito. Colpo di testa: palla che gonfia la rete.
Ma il Brindisi, tra i suoi difetti di inizio stagione, annovera quello di non saper gestire il vantaggio. Lo ha dimostrato domenica scorsa contro l’Aversa Normanna (che ha recuperato due reti) e lo dimostra a Matera.
Bianconi e compagni non riescono proprio a contenere la reazione dei lucani, veemente quanto prevedibile. Il Brindisi rischia di capitolare subito dopo la rete: al 3’ Marsico colpisce il palo e Ioime si salva in angolo. Il campanello d’allarme non scuote gli ospiti che si fanno chiudere nella propria metà campo subendo il gioco di avversari meno quotati. L’unico demerito dei padroni di casa è quello di non riuscire a segnare: tante palle recuperate, tanti calci d’angolo, tanti cross ma la porta di Ioime rimane inviolata.
Il risultato- ovvio- è che il forcing è destinato a spegnersi ed il Brindisi, minuto dopo minuto, riesce ad alzare leggermente il baricentro del gioco. La sostituzione di Di Pietro, il fulcro del centrocampo, che lascia il posto a Carlà per una forte contrattura, in un certo senso aiuta il Brindisi: i biancazzurri appoggiano spesso il gioco sulle fasce dove Mangiapane e Mitri sono sempre pronti a mettere in moto le due punte.
Ma come spesso capita nel gioco del calcio, proprio quando gli ospiti sembrano essere riusciti a venire a capo di una situazione difficile, il Matera trova il pareggio. Siamo nei minuti di recupero quando Marsico sfrutta un’indecisione difensiva di Della Bona e batte Ioime. 1-1 e tutti negli spogliatoi.
Al rientro in campo si attende la reazione del Brindisi ma è il Matera, galvanizzato dalla rete, ad insistere per cercare la quinta vittoria consecutiva. I biancazzurri, che hanno portato Mangiapane al centro e Carlà sulla fascia, rispondono colpo su colpo, agendo di rimessa.
La partita si infiamma intorno al 15’: Prisciandaro, servito da Mangiapane, non fallisce la facile occasione. Subito dopo Frazzica, pareggia i conti finalizzando un assist al bacio di Cappiello.
Il resto della gara si sviluppa con le due squadre che non lesinano energie alla ricerca del definitivo vantaggio. Il Brindisi, per quasi mezz’ora di gioco, ha la superiorità numerica ma non riesce a sfruttarla. Così come non riesce a passare il volenteroso Matera che, probabilmente, può recriminare maggiormente; quantomeno per il fatto di aver cercati il tiro con più insistenza.
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