Calcio » 01/10/2006
CND: Barletta - Brindisi= 1-1
Foto MATULLI
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Barletta: Di Candia
Mascia, Rubini, Daleno, Leonardo, Balducci (Rizzi), Iraci, Menolascina, Prisciandaro, Tenzone (V. Lanotte), Parente (60' Ricci). A disp.: Di Vincenzo, Ricci, Bachiocchi, Lanotte G., Rizzi. All.:Chiricallo
Brindisi: Iome, Tedesco, Giglio,
Bianconi, Di Pietro, Corazzini, Mangiapane, Rosciglione (60' Carlà), Falconieri (60' Di Domenico), Mitri, Verolino A disp.: Licchello, Della Bona, Pepe Esposito, Frascaro, Barca. All.:Cassia
Arbitro:
Reti: 18' Prisciandaro (R), 95' Verolino
E' un gol di Verolino, all'ultimo minuto di recupero, a decretare il pareggio nel big match della III giornata della Cnd.
Il pareggio - lo diciamo subito a scanso di equivoci - sta pure stretto al Brindisi 1912. Il predominio dei biancazzurri, sul terreno di gioco di una delle squadre maggiormente accreditate al salto di categoria, è stato netto. E se da un lato tale circostanza è giustificata dal dover recuperare la rete di svantaggio e dalla superiorità numerica dopo l'espulsione di Prisciandaro, dall'altro è apparso evidente che il Brindisi 1912 abbia qualcosa in più, qualitativamente e quantitativamente, rispetto all'undici di Chiricallo. Basta considerare che il Brindisi, già prima della rete del Barletta, era andato vicino al gol in una paio di circostanze, sprecando, nella più ghiotta di esse, un gol "già fatto".
La sconfitta, per quanto visto sul campo, si sarebbe rivelato un risultato ingiusto per Bianconi e compagni ed avrebbe massimizzato il risultato dell'unica mossa tattica dell'incontro: la scelta di Chiricallo di schierare Parente dal primo minuto. Chiaro l'intento dei barlettani di sfruttare i punti deboli degli ospiti: il gioco difensivo sulle fasce. Ed infatti, proprio Parente, al 17^ ha subito da Giglio il fallo da rigore, trasformato, poi dal bomber Prisciandaro.
Prima e dopo, in campo, si è visto solo il Brindisi che già al 4' ha avuto un'occasione d'oro per passere in vantaggio. Ma Verolino ha sprecato da ottima posizione. Al 7' è stato Falconieri ad obbligare Di Candia ad un intervento in due tempi.
Poi l'azione del rigore ha cambiato la gara. Il Brindisi, dopo aver accusato il colpo, si è buttato in avanti. Tanto coraggio, molta abnegazione agli schemi offensivi ma poco costrutto. Ancora peggio i biancorossi di casa che, seppur dotati di un centrocampo satollo di risorse, hanno pensato solo a difendersi praticando un gioco eccessivamente ostruttivo.
A farne le spese è stato Prisciandaro, espluso giustamente per un fallo da dietro su Bianconi.
Nel secondo tempo il Brindisi ha continuato a spingere mentre il Barletta ha affidato le velleità offensive alla velocità di Iraci ed alle rarissime aperture di Menolascina.
I biancazzurri - che hanno sfruttato pochissimo le fasce avversarie intestardosi su palle verticali - hanno sfiorato più volte la rete. Di Pietro - ottime le sue incursioni a sopresa in area - ha avuto per due volte la palla dell'1-1 ma prima un difensore, poi il portiere gli hanno negato la gioia della marcatura personale.
La doppia sostituzione ordinata da Cassia al 57' (Carla e Di Domenico per Rosciglione e Falconieri) ha rinvigorito gli uomini dei Barretta. Tantissimi calci di punizione. Ma oggi per Mitri e Mangiapane è giornata no.
A tempo scaduto, quando oramai i barlettani erano convinti della terza vittoria consecutiva, Verolino, dopo un'azione insistite dulla fascia sinistra condotta in tandem da Di DOmenico e Mangiapane ha avuto sulla testa la palla del pareggio. E se "'O Bomber" può perdonare una volta, la seconda no. Il suo colpo di testa, potente e preciso, gonfia la rete della porta difesa da Di Candia proprio sotto il settore dei 600 brindisini. E' gioia grande!
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