Calcio » 25/08/2006
La presentazione ufficiale del Brindisi 1912
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Clicca qui per le foto della presentazione (Matulli Fotografia)
C’è grandissimo entusiasmo attorno al Brindisi 1912. Dopo il successo della prima fase della campagna abbonamenti e dopo le prime convincenti prestazioni dei biancazzurri, la prima società calcistica della provincia supera a pieni voti la prova del nove: la presentazione ufficiale alla città.
Nè personaggi dello spettacolo, nè presentatori di comprovata esperienza. La scommessa era quella di mettere al centro dell’evento esclusivamente la squadra e riuscire, ugualmente, ad attrarre il massimo interesse. E la città ha risposto alla grande. Scalinata virgiliana gremita all’inverosimile solo per loro: per gli staff dirigenziale, tecnico ed atletico del Brindisi 1912.
La presentazione, organizzata dall’Associazione “Cuore di Curva” che fa riferimento ai gruppi organizzati della Curva Sud Michele Stasi, si è trasformata in un vero e proprio trionfo.
Oltre due ore di spettacolo ben congegnato ed anche per questo godibile ed entusiasmante; una kermesse che ha voluto esaltare la brindisinità, un valore che da troppa gente, a torto, è ritenuto poco attraente per le grandi masse.
Hanno lavorato sodo i ragazzi della Sud. Sono stati loro gli unici artefici dello spettacolo. Prima dell’evento hanno provveduto ad organizzare il tutto, ad allestire il palco e, finanche, a riverniciare le basi dei lampioni, da mesi deturpate da scritte ignobili e volgari; dopo la presentazione si son fatti carico dello smontaggio del palcoscenico; durante la manifestazione hanno osannato a squarciagola i loro nuovi beniamini.
La squadra – c’era da aspettarselo conoscendo i maggiori azionisti – è arrivata dal mare, a bordo del rimorchiatore Marietta B. Ai calciatori non è parso vero di immergersi in una eccezionale marea di entusiasmo; sebbene molti di essi provengano da campionati maggiori e – come si suol dire - ne abbiano vissute di cotte e di crude è parso non credessero ai loro occhi. Telefonini e macchine digitali alla mano sono stati loro, i personaggi clou della serata, a riprendere la gente che li osannava dalla tribuna artificiale posta al di sotto le colonne terminali della via Appia.
L’atmosfera, a quel punto, era già calda. Fabrizio Caianello – sempre più bravo e spigliato e completamente a suo agio sui palcoscenici calcistici – aveva già chiamato sul palco gran parte dello staff societario (addetto stampa, general manager, responsabile marketing, consulenti societari, medico, massaggiatore, magazzinieri, addetti al settore giovanile) e tutti quanti avevano ricevuto la loro meritata dose di applausi.
Quando la squadra è abbordata sulla banchina di fronte alla scalinata virgiliana la passione è salita alle stelle.
Poi, ad uno ad uno, tutti quanti hanno avuto il loro momento di gloria. A cominciare dal tecnico, Loreno Cassia, a cui spetta il pesante fardello di condurre Brindisi nelle serie semiprofessionistiche.
A seguire è stata la volta del direttore generale Sandro De Solda e, via via, di tutti i giocatori. Tangibile, in tutti i visi, la grossa emozione e la voglia di regalare al pubblico ed all’intera città le soddisfazioni tanto attese quanto meritate.
Un grande gruppo. E’ questa l’impressione offerta dai calciatori a chi li ha visti da vicino. Un mix già affiatato di giovani talenti e calciatori di esperienza. Se l’unione, percepibile sul proscenio allestito sul Lungomare Regina Margherita, sarà espressa in campo, quest’anno non ce n’è per nessuno.
L’entusiasmo è poi giunto al culmine quando sul palco sono stati chiamati “i presidenti”, Francesco e Giuseppe Barretta. Per un lasso di tempo apparso interminabile i cori si sono elevati talmente intensi e numerosi da non consentire la benché minima parola. Ma gli occhi lucidi di Francesco e Giuseppe, personaggi “antipersonaggi”, hanno espresso più di quanto possono un milione di vocaboli.
A concludere la manifestazione una poesia scritta appositamente per l’occasione da Giancarlo Cafiero, cultore della brindisinità, ed il “Mannaggia lu rimu” suonato da “Lu Scattusu”, il gruppo brindisino per antonomasia, e cantato in coro sia dal pubblico presente sulla scalinata che dai calciatori brindisini saliti sul palco (Giulio Barca su tutti).
Infine i saluti di rito, con il Brindisi 1912 in posa per i fotografi ed il pubblico tutto in piedi ad applaudire.
Una grande serata. Il sugello di una grande Unione che potrà sempre avere delle problematicità ma che non potrà mai morire: quella tra la città di Brindisi e la sua squadra partecipante ad un qualsiasi campionato del gioco più bello del mondo.
Ore.Pi.
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