Basket » 16/08/2006
Trullo: "Abbiamo tante soluzioni ma la chiave di volta sarà la difesa"
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Inizia la stagione anche per la Prefabbricati Pugliesi Brindisi. Questa è quella del definitivo rilancio considerati gli obiettivi della società. “La serie A subito”: così più volte ha ripetuto nelle varie interviste il presidente Corliano’ e la macchina messa a disposizione del rosetano Toni Trullo può considerarsi una delle migliori della categoria al pari di altre quattro.
Ha risposto presente tutta la rosa messa in piedi dal duo Rubino – Trullo in questa estate di sfavillanti colpi di mercato. In prima fila naturalmente i nuovi arrivati: Alejandro Muro (con qualche grattacapo per la perdita di una valigia nella tratta intercontinentale), Agostino Li Vecchi, Daniele Parente, Manuele Mocavero, Simone Berti e Marco Caprari. A fare da padroni di casa praticamente Andrea Camata e Pippo Cattabiani, insieme allo staff tecnico e dirigenziale rappresentato dal gm Antonello Corso, dal presidente Antonio Corliano’ e dal ds Giovanni Rubino. Poi al gruppo sono aggregati i giovani Salvatore Leo, Andrea Rubino, Marcello Cozzoli, Andrea Magagnino, Sirena e Masi.
La preparazione è stata prettamente dedicata all’atletica e nei prossimi giorni si comincerà a toccare la palla a spicchi. Così giornata di osservazione per il coach rosetano a cui estrapoliamo alcune considerazione su squadra e campionato.
- Soddisfatto delle soluzioni giunte dalla campagna acquisti e come valuta ogni singolo nuovo arrivo?
“Devo dire che posso certamente esser soddisfatto considerato che abbiamo un roster di primissimo livello al pari solo con altre 4 squadre. Singolarmente – prosegue il coach -: Parente è un vero leader, un giocatore forte psicologicamente che sa gestire bene lo spogliatoio e squadre con alchimie delicate. Se ha tenuto insieme uno spogliatoio di serie A con gli americani può fare bene anche in B/1. Se poi torna quello di due stagioni fa, pre infortunio, allora siamo a cavallo. Muro è un vero realizzatore. A me è sempre piaciuto e questa volta riesco ad allenarlo. Mi hanno parlato bene di lui anche come gestione ed uno che per ora si è messo a disposizione. Stesso discorso di Li Vecchi, un cestista che non scopro certamente io, ma che si mette a disposizione della squadra, è esperto e sa esser decisivo nelle situazioni delicate. Caprari è un mio pupillo, in quanto è la terza stagione che lo alleno e in una abbiamo vinto insieme il campionato a Capo d’Orlando. È un uomo spogliatoio e un buon agonista. Berti è un cestista che mi è sempre stato gradito. Ora vedremo come si comporterà perché è in grado di giocare più ruoli, deve dimostrarsi maturo e in questo obiettivo lo aiuteremo. A Mocavero – conclude il coach – ho parlato mesi fa e gli ho spiegato di cosa avevo bisogno. È una stagione importante per lui e mi ha risposto presente perdendo 15 chili e tornando quello di qualche stagione fa, per questo ne sono felice”.
- Soluzioni probabili per la squadra?
“Inutile dire che abbiamo più soluzioni. Innanzitutto con Li Vecchi che lo si può utilizzare da ala piccola, magari portando fuori i lunghi avversari, e da 4 come ha giocato spesso a Pesaro. Ma anche con soluzioni alternative come quella da centro puro. Poi abbiamo Berti che può esser utile come detto in tre ruoli e poi gireremo la squadra con Parente che smisterà molti palloni, in quanto non è un realizzatore. Infine, Caprari e Cattabiani a cui spetta il lavoro da ala. Ma la vera chiave della squadra dovrà esser la difesa. L’obiettivo e fare girare le difesa come la passata stagione, quando abbiamo abbassato le medie di punti subiti di 16 punti”.
- Squadra al completo o in arrivo l’under?
“Per ora stiamo bene. Se c’è in circolo un giovane dalle doti tecniche pari a quelle di Alessandro Piazza allora lo prendiamo, ma in questo momento cominciamo così e poi se si renderà necessario inseriremo altre soluzioni. Se Berti regge nel ruolo di playmaker allora non credo ci saranno altri stravolgimenti. È vero che la passata stagione eravamo in dieci, ma non sempre possiamo avere tutte queste soluzioni”.
- Per il campionato quale squadra teme?
“Sono ormai 5 o 6 le squadre che si contenderanno la promozione, senza considerare eventuali outsider. In primis noi, Pistoia, Firenze, Veroli, Casalpusterlengo e Trapani. Firenze credevo steccasse il mercato in quanto era rimasta un po’ indietro, ma ha poi preso due fenomeni per la categoria che sono Alessandro Abbio e Max Monti, il quale l’ho cercato per anni in B/1 e poi ha deciso di scendere solo in questa stagione. I toscani hanno una panchina inferiore alle altre squadre, ma un quintetto stellare. Poi la sorpresa sarà Trapani, squadra tosta, quadrata e solida”.
- Squadra pronta, ma palasport ancora no. La preoccupa?
“Indubbiamente fa un certo effetto vedere così scoperchiato il palasport. Non sono certamente un ingegnere, ma a mio avviso considerati i lavori da compiere mi sembra un tantino in ritardo. Speriamo che per il 30 settembre sia tutto pronto e che quindi potremo giocare la prima in casa. Sarebbe deleterio giocare fuori perchè è una situazione incresciosa e controproducente.
Più volte ho parlato con Sorgentone e la sua esperienza a Ribera è stata allucinante in questa stagione con praticamente 30 trasferte: allenamento in un posto e poi la domenica in un altro palasport. Per ora cominciamo così e giocheremo la coppa di Lega fuori casa”.
Paolo Lonati
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