Volley » 11/04/2006
La Fipav analizza il rapporto docenti-volley
La federazione pallavolo pugliese si interroga e progetta il suo futuro.
Se ne è parlato in una riunione dei settori scuola e promozione, tenutasi ieri a Bari, in cui si è avuto modo di fare il resoconto sul primo corso per docenti di educazione fisica per gli istituti di secondo grado.
Al corso, organizzato dal comitato regionale nei primi tre mesi dell’anno, hanno partecipato molti insegnanti in 5 differenti sessioni provinciali. Lo scopo è stato quello di aggiornare il corpo docente della scuola dell’obbligo sulle nuove metodologie didattiche applicate alla pallavolo con particolare riferimento al progetto “1,2,3…Volley”
Il rapporto con la scuola, così come in passato, rimane sempre al centro dell’attenzione della federvolley e della Fipav Puglia in particolare. Questo sport è il più giocato nelle scuole e la stessa invenzione del minivolley è stata propedeutica negli anni scorsi allo sviluppo della pallavolo stessa.
All’incontro, oltre al coordinatore Giuseppe Manfredi, al presidente regionale Dell’Anna, al consigliere regionale Patt, al responsabile regionale per la promozione Rita Semeraro, hanno partecipato i responsabili provinciali scuola delle Province di Bari (Luigi Melodia), di Brindisi (Vincenzo Sciurti), di Foggia (Loredana Dario) ed il presidente del C.P. FIPAV di Taranto Stefano De Luca i quali hanno iniziato a stilare le linee guida per il futuro prossimo.
Importante per la Fipav Puglia rimane il rapporto preferenziale con le istituzioni scolastiche e con i docenti; a tale scopo sono stati riprogrammati corsi di aggiornamento per insegnanti sulla scorta dei riscontri positivi ricevuti. Molta attenzione verrà rivolta anche alla scuola elementare con progetti ludico-sportivi rivolti alle quarte e quinte classi e corsi per docenti.
Un profondo interesse è stato rivolto al campo sociale. Partendo dall’assioma che la pallavolo è lo sport in cui è il gruppo a vincere, gli intervenuti hanno ritenuto opportuno proporre l’incentivazione di progetti rivolti a tutte le categorie sociali, comprese quella dei diversamente abili, per lo sviluppo anche di figure tecniche, dirigenziali e arbitrali.
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