Calcio » 26/03/2006
CND: Brindisi - Lavello=0-1
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Brindisi: Licchello, Potenza, Barca, Rosciglione, Marchi, Buono, Brigante
Frascaro, Vantaggiato (46' Maniero), Cazzella (71' Ladogana), Sifonetti (60' Marotta). A disp: Leone, Vatalaro, De Santis, Di Domenico. All. Giugno
Lavello: Curci, Mangialetto, Andreozzi, Diallo, D'Ambrusio, Arnese, Izzo,
Carcà, Palumbo, Di Cecca (63' Dicerno), Perchinelli. A disp.: Coppola, Sabatella, Gallo, Dezan, Caprioli, Guadagnolo. All. Caprioli
Arbitro: Bergamaschi di Milano. Assistenti: Cursio e Passarella.
Rete: 70' Palumbo
Incredibile al Franco Fanuzzi: il Lavello, onesta squadra di serie D, allestita con l'unico obiettivo di raggiungere la salvezza, batte il Brindisi 1912.
Se è un addio ai sogni di gloria sarà il prosieguo del campionato a sancirlo; di sicuro, però, per
Giugno ed i suoi giocatori l'inaspettata battuta d'arresto odierna produce un forte ridimensionamento delle ambizioni.
Quando si perde in casa contro una squadra che sulla carta è nettamente inferiore non serve recriminare sulle assenze.
Il Brindisi avrebbe dovuto raggiungere il risultato pieno contro il Lavello se non altro per mantenere il passo delle dirette concorrenti per il secondo posto. Avrebbe dovuto battere il Lavello anche se falcidiato da infortuni e squalifiche, anche se Giugno era stato costetto a
rivoluzionare ancora una volta l'undici di partenza.
Diverse le novità rispetto alla formazione tipo:
Rosciglione retrocede al centro della difesa, Frascaro compone con Marchi la coppia di centrocampo, Cazzella, in attacco,
è chiamato a fare tandem con Daniele Vantaggiato. Sulla fascia destra Giugno preferisce
Brigante a Ladogana, pertanto Leone è chiamato a sedersi in panchina per
lasciare la maglia n.1 all'under Licchello.La cronaca.
Primo tempo soporifero. Eppure il Brindisi aveva dato l'impressione di essere in giornata positiva. Nei primi dieci minuti, grazie ad ottime trame di gioco accompagnate da un baricentro alto e da una buona velocità della manovra, i biancazzurri avevano dimostrato di poter scalfire ben presto il castello difensivo studiato da Caprioli. Il solito Sifonetti ed un Brigante molto motivato avevano messo in apprensione la retroguarda ospite con guizzi sguscianti. Proprio dopo una sua serpentina dell'attaccante di San Pietro Vernotico, Frascaro, favorito da alcuni rimpalli, aveva scoccato un tiro da fuori area, potente ma centrale, che veniva bloccato con poca difficoltà dal portiere Curci.
Con il passare dei minuti, però, la pressione biancazzurra si affievoliva ed il Lavello, pur subendo un costante predominio territoriale, riusciva a far sentire il fiato sul collo con veloci ripartenze ispirate quasi sempre da Di Cecca, vera fonte del gioco di Caprioli.
Solo in chiusura di tempo il Brindisi riusciva a rendersi pericoloso e mancare clamorosamente la rete: Vantaggiato, dopo un batti e ribatti in area, si trovava tra i piedi il pallone del possibile vantaggio ma la sua conclusione da poco più di cinque metri terminava sul palo.
Era l'ultima occasione per il capitano del Brindisi che all'intervallo veniva sostituito da Maniero.
Nel secondo tempo i padroni di casa, probabilmente scossi dalla "ramanzina" di Giugno, entravano in campo con tutt'altro piglio: Brigante invocava un rigore, Sifonetti si rendeva pericoloso in due occasioni (un tiro ribattuto dal n. 6 Arnese ed un calcio di punizione bloccato da Curci).
Ma come accaduto nella frazione iniziale il Lavello riusciva ben presto a prendere le contromisure riuscendo a bloccare le scarne fonti di gioco dei locali.
Ed al 70' giungeva, improvviso, il gol degli ospiti. Era la solita dormita difensiva a consentire a Palumbo di presentarsi da solo davanti a Licchello. Ed il n.9 ospite non sbagliava gonfiando la rete con un preciso diagonale di destro.
Giugno correva subito ai ripari inserendo Ladogana al posto di uno spento Cazzella ma il Brindisi non reagiva. A nulla valevano i tentativi di Marotta e Buono ed i giusti fischi a fine gara giungevano tutt'altro che immeritati a sancire la più brutta prestazione stagionale.
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