Basket » 14/06/2005
Ferrarese consegna parte ricavato degli incassi ad ANT e AIL
Oggi pomeriggio, il patron della “Prefabbricati Pugliesi – New Basket Brindisi” Massimo Ferrarese ha incontrato, presso la sede dell’Assindustria Brindisi, le delegazioni ANT ed AIL di Brindisi, rappresentate per l’occasione da Silvana Protino (componente del direttivo ANT) e da Mino Alba, Carla Sergio e dal professor Giovanni Quarta (rispettivamente presidente, componente direttivo e socio fondatore BRINAIL).
Come è noto, prima dell’avvio dei play off - che ha visto impegnata la formazione della Prefabbricati Pugliesi - Massimo Ferrarese aveva garantito alle due associazioni brindisine il 20% (nella misura del 10% ciascuno) del ricavato di tutte le partite che la squadra di basket di B2 avrebbe disputato in casa. Oggi, dunque, il patron ha mantenuto fede alla parola data. La consegna degli assegni, però - per un importo pari a 5mila euro ciascuno – è stata contraddistinta da una sorpresa. La somma, infatti, è stata consegnata personalmente dal nuovo coach della Prefabbricati Pugliesi Valdi Medeot che proprio ieri ha firmato il contratto che lo legherà alla società biancoazzurra per il campionato 2005-2006.
Si è trattato di una cerimonia informale, nel corso della quale i referenti delle due delegazioni hanno ringraziato il dottor Ferrarese non solo per aver mantenuto la promessa, ma soprattutto per la sensibilità e per la generosità dimostrate nel voler contribuire ad una ‘nobile’ causa, quale è quella per la quale AIL e BRINAIL sono impegnate sul territorio. Come è noto, infatti, L’ANT – che a Brindisi è nata da pochi mesi - è un’associazione che assiste gratuitamente, a domicilio, i pazienti affetti da cancro, trasferendo a casa del malato tutti i servizi di un ospedale tradizionale, 24 ore su 24, per ogni giorno dell'anno. I medici e gli infermieri “ANT” curano gli ammalati senza alcuna spesa a loro carico, ma solo grazie alle offerte della gente e all’operato dei volontari.
La BRINAIL “Giuseppina Antelmi”, invece, da oltre tredici anni svolge opera di volontariato a sostegno della ricerca e dell’assistenza ai pazienti affetti da emopatie in tutto il territorio provinciale. Fa capo all’AIL Nazionale, l’Associazione Nazionale Italiana contro le Leucemie che è spesso protagonista di “maratone” di raccolta fondi e di sensibilizzazione sulle più importanti reti televisive.
“La decisione di devolvere parte degli incassi delle partite dei play off della Prefabbricati Pugliesi alle nostre associazioni – hanno affermato i referenti delle delegazioni BRINAIL ed ANT - non fa che dimostrare, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la grande sensibilità del dottor Ferrarese nei confronti delle problematiche di cui si occupano le nostre associazioni.
Non avevamo certo dubbi sul fatto che il dottor Ferrarese mantenesse la parola data, ma sentirlo così ‘vicino’ a noi e così ‘partecipe’ non ha fatto altro che accrescere la stima e la fiducia nei suoi confronti. Oltre a ringraziarlo, dunque, per la sua bontà d’animo, ci preme sottolineare che siamo orgogliosi di questa collaborazione che si è instaurata e che ci auguriamo possa proseguire anche in futuro, tanto più perché abbiamo constatato da parte dello stesso Ferrarese una condivisione dell’obiettivo di crescita e di miglioramento che le nostre associazioni si sono prefissate. E’ bello, infine, constatare che il contributo che ci è stato offerto proviene anche da tutti quei tifosi che hanno seguito con passione le sorti della squadra locale di basket”.
Nel corso del suo intervento, il patron Massimo Ferrarese – che peraltro, nel corso dell’intero campionato 2004-2005, ha devoluto il 20% degli incassi delle partite interne della squadra biancoazzurra alla realizzazione del nuovo Reparto Oncologico dell’ospedale “Perrino” di Brindisi – ha sottolineato che il suo gesto “nasce da una conoscenza reale e personale delle problematiche di cui si occupano le due associazioni”.
“A distanza di due anni – ha detto Ferrarese - quando, cioè, ero poco più che 18enne, ho perso entrambi i genitori di cancro. Solo chi subisce la sofferenza o chi la vede riflessa negli occhi di persone care può capire quanto sia importante l’assistenza medica e psicologica per i pazienti affetti da malattie terminali. Un dolore troppo grande, soprattutto per quanti vivono accanto all’ammalato e si sentono impotenti di fronte ad una situazione tanto grave.
E’ per questo che la ricerca e l’assistenza vanno aiutate. All’epoca non fui in grado di fare nulla per i miei genitori. Se oggi, invece, posso offrire il mio contributo a quanti vivono lo stesso problema e conoscono le medesime sofferenze, lo faccio e continuerò a farlo con immenso piacere”.
COMUNICATO STAMPA NEW BASKET BRINDISI |