Calcio » 12/06/2005
Licata-Brindisi=0-3
Licata:(4-4-2) Roccella; Calvaruso, Bonomo, Di Gregorio, Casa; Amato, Grillo, Semprevivo (Palladino), Fortino; Consagra (Di Bitonto), Caci.
Brindisi:(4-4-2)
Vitucci; Martino, Di Serio (D'Onghia), De Solda, Tamborrino; Leone, Cassano, Abbrescia, , Pirone (Francioso); Vantaggiato, Cazzella (De Padova). A disp.: Restano, D'Onghia, Di Giorgio, Ciaramitaro, De Padova, Morelli, Francioso
Arbitro:Belli di Reggio Calabria
Reti:) 29' Cassano, 38' Martino, 86' Vantaggiato
Note:Ammonizioni: 22' De Solda (B), 27' Di Serio (B)
Basta un tempo al Brindisi per avere la meglio sul Licata, scacciare definitivamente i fantasmi della Sicilia (Acireale, Barcellona e Vittoria) ed ipotecare la promozione nel Campionato Nazionale Dilettanti.
I biancazzurri tornano dallo stadio siciliano dedicato a Dino Liotta con un secco 3-0, merito dell'uno-due di Cassano e Martino, realizzato in appena 10 minuti a cavallo della prima mezzora di gioco, e della rete di Vantaggiato in chiusura di match.
Una prestazione maiuscola, quella della compagine allenata da Francioso e Leone, spietata nel mettere a frutto la grande esperienza e la maggiore classe di elementi che potrebbero tranquillamente calcare i campi di categorie ben più quotate dell'Eccellenza.
Il Brindisi, dopo aver lasciato sfogare i gialloblù (comunque troppo sterili nella finalizzazione della manovra), riesce a tirar fuori l'oramai usuale cinismo: colpisce il Licata nel momento di massima pressione dei padroni di casa, raddoppia e poi addormenta l'incontro.
Ci si aspettava qualcosa di più dal Licata che, tramortito da una squadra senza dubbio più quadrata, riesce a reagire solo nella prima parte della ripresa per poi lasciare il campo ad un Brindisi apparso troppo più forte.
Entusiasmo alle stelle nel settore ospite: circa 150 i supporters biancazzurri giunti in Sicilia da Brindisi e da ogni parte d'Italia. I 4000 siciliani, invece, non posso far altro che applaudire, con estrema sportività, la compagine biancazurra.
Eppure la gara non era partita con i migliori auspici.
Una lunga fase di studio, durata circa mezz'ora, nella quale il Licata era riuscito ad esprimere un leggero predominio, non lasciava presagire ciò che sarebbe accaduto qualche minuto più tardi.
Lo spettacolo latitava anche perchè i calciatori in campo avvertivano l'importanza della posta in palio. Come nelle più logiche previsioni le due squadre evitavano di scoprirsi scriteriatamente: in vista della gara di ritorno sarebbe stato importante non subire reti.
Il Licata si rendeva pericoloso in area una sola volta ma prima Tamborrino, poi Abbrescia (preferito a De Santis) erano bravi a sventare il pericolo. Per il resto gli attacchi gialloblù venivano puntualmente bloccati (con le buone e con le cattive) dai biancazzurri.
La gara cambiava con la rete di Cassano, giunta poco prima dello scoccare della mezzora: il centrocampista barese era lesto ad avventarsi sulla sfera dopo un batti e ribatti al limite dell'area e sferrare un potente destro che finiva alle spalle del portiere Roccella.
Un episodio che ribaltava piani tattici e strategie.
Non passavano nemmeno 10 minuti ed il Brindisi raddoppiava. Un calcio di punizione del solito Vantaggiato incocciava sul palo e Martino, di testa, era il più veloce di tutti a ribadire in rete. In meno di 10 minuti il Brindisi metteva l'ipoteca sulla partita e la promozione: l'uno-due tramortiva il Licata e per il Brindisi diventava facile comandare in campo.
Lo avrebbe fatto per tutto l'incontro. Il Licata appariva determinato solo al rientro in campo quando Calvaruso chiamava in causa Vitucci. Ma il portiere biancazzurro si opponeva con bravura al potente tiro dell'attaccante siciliano.
Si trattava, però, del classico fuoco di paglia perchè il Brindisi reagiva da par suo riprendendo in mano il pallino del gioco e si insediava nella metà campo avversaria. Intorno al quarto d'ora i biancazzurri andavano vicini alla rete con Cazzella, imbeccato da Pirone dopo una splendida cavalcata sulla fascia sinistra.
A nulla portavano le variazioni tattiche del Licata, la cui previdibile efficacia veniva azzerata dall'ottima disposizione in campo e della buona gestione delle sostituzioni comandate dal duo tecnico biancazzurro.
Anzi, era il Brindisi, a meno di cinque minuti dal termine, ad allargare il divario grazie al sempreverde Vantaggiato, finalizzatore di una splendida azione condotta sull'asse Francioso-De Padova.
Era il 3-0 della sicurezza. La sicurezza di sapere che il Brindisi, domenica prossima, dovrà limitarsi a gestire un abbondante vantaggio. |