Basket » 07/10/2013

C Reg.: Cestistica Ostuni-Castellaneta=61-59

CESTISTICA: Caliandro 6, I. De Leonardis, A. De Leonardis 9, Morena 19, Menzione 4, Caloia 4, Tanzarella 2, Argentiero 17, Zito, Valente. Coach: Vozza
VBC: Clemente, Perrone 7, Gaudiano 21, Mutasci, Acito 16, Giovinazzi 4, Appeso, Anglani 7, Larocca 4, Pancallo. Coach: De Pasquale.

Il lieto fine, le emozioni, il boato di gioia finale. E poi la corsa verso il centrocampo, gli abbracci finali, i festeggiamenti sugli spalti, le risate liberatorie. C’era davvero tanta tensione alla vigilia del primo impegno casalingo della Cestistica Ostuni: la tensione dovuta a un mese e mezzo di allenamenti e di preparativi, la voglia di riattirare gli ostunesi in un palasport troppe volte desolatamente vuoto nell’ultima annata, la smania di fare bene in un campionato difficile. E questa tensione, da coach Vozza a capitan Morena, da Menzione a Caliandro, l’hanno avvertita tutti, per tutti i 40 minuti di gioco, fino a quel canestro allo scadere che riprende i gialloblù dall’inferno di una sconfitta immeritata e inaspettata, e li riporta in paradiso.
Come non partire insomma, nel descrivere la vittoria ostunese sulla Valentino Castellaneta, dal canestro che ha deciso la stessa? Il canestro che spazza via e lascia in secondo piano gli errori al tiro (specie in lunetta), le palle perse e il black-out finale che ha consentito ai tarantini di passare dal -9 al +1 nel giro di un amen. I due punti in sottomano di Caliandro che fanno tirare un enorme sospiro di sollievo a più di qualcuno. Ci torneremo.
Coach Vozza parte con il solito quintetto: Caliandro playmaker, Argentiero e Menzione esterni, Caloia e Morena sotto le plance. De Pasquale risponde con Acito, Gaudiano, Anglani, Larocca e Perrone. La partita non è scintillante: le difese si chiudono, gli attacchi non brillano, gli arbitraggi nemmeno. I primi due punti della Cestistica li mette a segno capitan Morena, prontamente ribattuto dal capitano avversario Perrone, che mette dentro due volte nel giro di un minuto. Due canestri di Menzione, intervallati da una tripla di Caliandro (sarà l’unica del suo match) illudono il PalaGentile che quella coi biancorossi sia una partita facile: non lo sarà affatto. La VBC attacca il canestro, riesce subito a caricare di due falli Caloia, ma Ostuni riesce a tenerla dietro, rispondendo colpo su colpo anche al miniparziale dopo il fallo tecnico fischiato a Menzione. A fine primo quarto, complice un bellissimo canestro allo scadere del capitano, il punteggio dice 15-14 per Ostuni. Copione diverso nel secondo quarto, quando la Cestistica finalmente si scioglie e prova a prendere il largo, con 4 triple a segno: 3 sono del cecchino Argentiero, che per tutta la partita fa malissimo alla difesa tarantina, una, quella che chiude il primo tempo, del solito Morena. All’intervallo il 31-24 è l’emblema della sofferenza dei due attacchi, in particolare di quello gialloblù, vittima di tante palle perse, scelte avventate e menti offuscate da una strana ansia da prestazione.
Ansia che sembra svanita a tratti nel terzo quarto, con la Cestistica che prova lo strappo decisivo (con De Leonardis, Argentiero e ancora Morena), e con la Valentino che risponde colpo su colpo per mano del suo playmaker, il piccolo (ma solo di statura) Acito. Con Morena in panca a rifiatare, gli ostunesi alzano l’intensità difensiva, e a rimbalzo iniziano a volare le botte: tra la fine del terzo periodo e l’inizio del quarto la gara prende quasi connotazioni epiche, sebbene il punteggio, con la Cestistica sul +9 (49-40) alla penultima sirena, non sia mai in discussione. Fino a metà dell’ultimo quarto, quando ancora Acito con due bombe di fila riporta i biancorossi sul -3 (49-46).
La paura di vincere fa il resto: dopo due canestri da sotto fondamentali di Morena, tra gli ospiti sale in cattedra Gaudiano, che segna due canestri impossibili ed è infallibile dalla lunetta (3/3) dopo un ingenuo fallo di Menzione nei suoi confronti su tripla mancata. A 30 secondi dalla fine, con i tre tiri liberi segnati dal numero 9 della VBC, Ostuni si ritrova addirittura sotto di un punto.
Nell’attacco fondamentale, ovviamente, si va da capitan Morena, che fa a sportellate con Giovinazzi, lo costringe al quinto fallo e va in lunetta per il sorpasso. Ma uno dei due liberi è sputato dal ferro: è 59 pari, palla a Castellaneta. Acito sceglie il pick and pop con Perrone che si alza dalla media e sbaglia, De Leonardis si precipita sul rimbalzo, vola in contropiede e serve Caliandro che segna in sottomano il più facile dei buzzer beater, per il meritatissimo lieto fine che, se non fosse arrivato, avrebbe avuto il sapore di una beffa. E per la gioia di un PalaGentile che, forse, inizia ad avere voglia di innamorarsi.

UFFICIO STAMPA E COMUNICAZIONE - CESTISTICA OSTUNI