Basket » 03/02/2013
Serie A: Cremona-Enel Brindisi=97-81
Parziali: 23-16, 47-39, 74-55
Vanoli Cremona: Peric 8, Vitali 13, Kotti 5, Jackson 19, Belloni n.e., Chase 16, Ruini n.e., Johnson 9, Harris 15, Conti n.e., Stipanovic 12, Cazzaniga n.e.. Coach: Gresta.
Enel Brindisi: Viggiano 13, Robinson 11, Reynolds 9, Formenti n.e., Fultz 6, Simmons 15, Zerini, Gibson 25, Preite n.e., Grant 2. Coach: Bucchi.
Arbitri:
Dopo la memorabile vittoria casalinga contro la Mens Sana Siena, l'Enel Brindisi torna sulla terra subendo una pesante sconfitta in casa della Vanoli Cremona.
Surclassata dalla verve di Johnson, Chase e Jackson e dalla sapiente mano di Gresta, Brindisi ha accusato troppi problemi in quello che è il punto forte del roster di Bucchi, ossia la difesa.
Una brutta sconfitta, dovuta ad un forte calo di concentrazione, misto alla stanchezza per aver dovuto giocare per la seconda volta consecutiva senza alcuni uomini importanti e, quindi, senza la possibilità di poter fruire di maggiori energie ed un maggior numero di falli spendibili.
Adesso, Gibson e compagni dovranno lottare duro per poter conseguire l'accesso ai playoff, intanto il prossimo weekend saranno impegnati nelle final eight di Milano.
La gara:
L'Enel ritrova Viggiano e quindi il suo quintetto base: Reynolds, Gibson, Viggiano, Robinson e Simmons. Cremona risponde con Johnson, Jackson, Harris, Peric e Stipanovic.
L'avvio degli ospiti è incoraggiante: un canestro da sotto di Simmons, una tripla di Viggiano ed un tiro libero di Robinson annichiliscono Cremona che dopo nemmeno due minuti è sotto di 6-0.
Cremona reagisce e trova le chiavi per scardinare la difesa brindisina con Harris e l'ex ostunese Johnson. Così dopo 4' è 9-10. Quando Gibson comincia ad assumersi responsabilità offensive, Brindisi torna a + 4 (11-15) ma Cremona decide di cambiare l'inerzia del match, inserisce Vitali e la seconda parte del periodo diventa un incubo per l'Enel. I brindisini lamentano grosse difficoltà in attacco, perdono troppe palle e non riescono ad opporsi alla lucidità offensiva di Cremona che con Jackson taglia la difesa brindisina come un burro. A nulla valgono i cambi operati da Bucchi perchè Brindisi subisce un parziale di 12-1 che chiude il primo quarto con i padroni di casa in vantaggio per 23-16.
In avvio di secondo quarto, una tripla di Fultz fa prendere coraggio ai biancazzurri che impiegano appena 2' per tornare a ruota (26-25) grazie ad una zona efficace, imperniata sulla mobilità dei "tre piccoli" e rapidi contropiede finalizzati da Viggiano e Gibson.
Cremona non sta a guardare il ritorno degli avversari e, dopo qualche passaggio a vuoto, riprende a rispondere colpo su colpo ed a metà periodo è 33-31.
Due triple consecutive di Aaron Johnson e Luca Vitali dimostrano che Cremona ha imparato a leggere la difesa ospite e Bucchi chiama time-out e a 2'30' dal riposo lungo, sul 41-33, rimette sul parquet una formazione imperniata su tre lunghi. Ma la difesa Enel non migliora più di tanto. Per fortuna dei brindisini, l'attacco è lucido e preciso e Brindisi può limitare a 8 punti il distacco alla sirena che manda le squadre negli spogliatoi (47-39).
Al rientro sul parquet di gioco Brindisi non riesce a cambiare l'inerzia dell'incontro. Anzi, guidata da un Johnson inarrestabile nell'uno contro uno e da Jackson in buona giornata dalla lunga distanza, Cremona allunga a +13 (57-44). A metà quarto, Bucchi ferma l'incontro per un time-out (59-46) ma i risultati stentano ad arrivare: Cremona continua a giocare sul penetra e scarica e a 4' dal termine del terzo periodo tocca il vantaggio di +17 (63-46). Simmons tenta di scuotere i suoi con uno schiaccione ma l'Enel non risponde ed a 10 minuti dallo stop finale i lombardi conducano 74-55 dopo aver toccato anche la soglia dei venti punti di vantaggio.
L'ultimo quarto praticamente si gioca per onor di firma. Cremona giunge fino al +24 con una incredibile serie di triple ma Brindisi, scossa da coach Bucchi, tenta almeno di ricucire lo strappo entro limiti più consoni. Termina 97-81.
Adesso bisogna tornare a giocare con grinta e concentrazione perchè Brindisi può vincere e può perdere con chiunque ma, al di là delle rotazioni mancanti e di tante altre giustificazioni che possono essere trovate dai soliti difensori d'ufficio, non è possibile giocare a basket senza abnegazione e voglia di impegnarsi, almeno tanto quanto gli impagabili tifosi che oggi, da Brindisi e da tutta Italia, hanno gremito il PalaSport di Cremona.
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