Basket » 13/01/2013
Serie A: Enel Brindisi-Milano=76-83
Parziali: 17-20, 29-46, 57-57
New Basket Brindisi: Viggiano 9, Robinson 18, Reynolds 14, Formenti, Fultz, Ndoja, Simmons 10, Zerini 3, Gibson 22, Rosato n.e., Preite n.e., Grant. Coach: Bucchi
EA7 Milano: Giachetti, Hairston 10, Fotsis 8, Restelli, Chiotti 8, Bourousis 14, Navarini, Melli 8, Bremer 2, Langford 9, Green 12, Basile 12. Coach: Scariolo
Milano doveva vincere per conquistare le final four di Febbraio che si giocheranno proprio nel capoluogo lombardo. Brindisi era chiamata a confermare i progressi ed ottenere una vittoria di prestigio contro la storia del basket italiano. Con queste premesse la gara tra Enel e EA7, da giocare davanti alle telecamere di Mamma Rai, non poteva che offrire spettacolo ed emozioni. E cosi è stato. Ha finito per vincere la blasonata Milano, in virtù di un secondo quarto eccezionale e di un finale di gara autoritario. I biancazzurri, comunque, non hanno demeritato e in uno strepitoso terzo quarto hanno dimostrato le enormi potenzialità del roster allestito dalla società di Marino e Ferrarese e soci. In tutto questo non bisogna dimenticare anche l'assenza di Capitan Ndoja che ha limitato le rotazioni a disposizione di Bucchi in un settore in cui Milano è probabilmente una delle più forti formazioni europee
La cronaca:
Brindisi parte con Reynolds, Gibson, Viggiano. Robinson e Simmons. Milano schiera Green, Hairston, Langford, Fotsis e Bourosis.
Primo quarto combattutto e veloce: Brindisi parte bene con Reynolds bravo a dettare i tempi e Robinson molto attivo in fase offensiva (6-2). Milano reagisce con un parziale di 5-0 propiziato dalla tripla di Langford ed un canestro di Fotsis.
La gara è bella ed equilibrata. Con Gibson francobollato da Langford, è Viggiano a dare la scossa ai locali e riportarli in testa (15-12). Brindisi gira bene in virtù di un gioco di squadra che si consolida sempre più. All'opposto, i lombardi appaiono privilegiare le individualità e vivere delle folate agonostiche e di classe dei vari Green, Fotsis e Bourousis. Nella seonda parte del perioso Bucchi da spazio alla panchina sostituendo 4/5 del quintetto di partenza e Milano ne approfitta, operando un parziale di 8-2 e chiudendo il quarto in vantaggio (17-20).
All'avvio del secondo quarto, Brindisi spara a salve - così come aveva fatto alla fine del primo - mentre gli ospiti, determinati e precisi - in poco più di due minuti di gioco, operano un break di 8-0 (17-27) frutto anche di decisioni arbitrali che non sono piaciute affatto al pubblico del PalaPentassuglia.
Bucchi rimanda in campo Reynolds al posto di Gibson ma Milano non si ferma e allunga sul 17-31. A 6'50'' dal riposo lungo è Robinson a stoppare ad 11-0 il parziale ospite, poi Zerini risponde alla tripla di Basile che aveva dato a Milano il +15. Bucchi cerca di fermare l'emoraggìa con cambi e time-out ma la gara è a senso unico. Il folletto Green e Hairston regalano alla rediviva Milano il +19 (22-41) mentre Brindisi realizza la miseria di appena 5 punti in 8 minuti. Quando i padroni di casa tornano a trovare il canestro con una certa continuità, Milano risponde per le rime e si va negli spogliatoi sul +17 (29-46).
Al rientro sul parquet Brindisi appare motivatissima: una ottima difesa ed un minibreak di 4-0 consigliano Scariolo a fermare il match per un time out. Ma serve a poco Viggiano mette la tripla del -10 (36-46) ed infiamma il PalaPentassuglia ma una bomba di Green spegne subito gli entusiasmi. Ma Brindisi è in trance agonistica: Gibson, con tre tornate consecutive dalla lunetta riscrive dapprima il -10 (39-49 a 6'40''), poi riduce a - 8 (41-49 a 5'52''). Gli uomini di Bucchi giocano benissimo e gli ospiti perdono la testa caricandosi di falli e commettendo un numero incredibile di errori. Sempre dalla lunetta Robinson assottiglia il divario (43-49 a 5'44). Dopo una netta infrazione di passi di Melli ed un errore in palleggio di Green, sempre Robinson realizza e subisce fallo da Chiotti e dopo aver sbagliato il libero conquista il rimbalzo a va a canestro (-2, 47-49).
Quando Scariolo toglie dal parquet uno stanco e confusionario Green, Milano ritrova tranquillità, intensità difensiva e punti. A 2' dal termine una bomba di Basile, dopo il canestro di Hairston, porta il risultato sul 47-54. Brindisi, comunque, non demorde e Robinson e Simmons ristabiliscono il -3 (51-54). Nell'ultimo minuto è Gibson show: due fenomenali bombe di JG22 chiudono il quarto con Brindisi e Milano in perfetta parità (57-57) ed un PalaPentassuglia che si è trasformato in un inferno.
L'avvio dell'ultimo quarto è emozionante: Brindisi va in testa (59-58) ma i canestri di Basile (da tre) e Bremer segnano il +4 per gli ospiti (59-63 a 8'28''). Bucchi stoppa il match per un time-out ma Chiotti, con due canestri importanti, inframezzati da due punti di Simmons, fa volare Milano a +6 (61-67) prima che Melli e Green, dopo un canestro di Robinson allungano a +9 (63-72) a metà periodo. Robinson riduce ancora ma Melli taglia le gambe a Brindisi con un'altra tripla. A 4'31'' dal termine, con il punteggio di 65-75, Bucchi chiama time-out e rimette in campo il suo miglior quintetto per tentare una seconda rimonta. A 3'27'' dal termine un gioco da quattro punti di Gibson fa sperare nella rientro brindisino (71-77) ma per oltre due minuti le retine restano inviolate e la verve dei locali perde di intensità. Ad 1'09 Robinson realizza il -4 (73-77) ma Bourousis imbeccato da Green segna da sotto e spegne ogni velleità biancazzurra di aggiungere altri due punti alla classifica. Finisce 76-83, con Milano che conquista, così, le final four "di casa" ma Brindisi c'è ed anche oggi ha dimostrato di potersela giocare con chiunque. |