Calcio » 13/01/2005

Coppa Italia: Brindisi - Taurisano=0-0

Finisce tra le polemiche la gara di andata della semifinale di Coppa Italia tra Brindisi e Taurisano.
Accade che al 45' del secondo tempo Francioso, di testa, metta la sfera alle spalle del portiere Totaro. Ma quando l'arbitro Zappatore di Taranto, su segnalazione del guardalinee, annulla la rete, sul Fanuzzi si scatena il putiferio.
Francioso, arrabiatissimo, aggredisce verbalmente e fisicamente l'assistente; il pubblico inveisce pesantemente nei confronti del direttore di gara; e lo stesso fa la panchina del Brindisi. Ne viene che il risultato rimane sullo 0-0- mentre Francioso ed il dirigente Barretta vengono espulsi.
Le immagini che abbiamo avuto modo di vedere subito dopo la partita danno ragione al capitano biancazzurro: Francioso al momento del tocco finale è al di là della linea difensiva ma parte in posizione regolare.
Giuste le proteste ma senz'altro esagerata la reazione di pubblico e giocatori sebbene giova considerare che l'esasperazione addotta dalla reiterata designazione di terne arbitrali non all'altezza della situazione, è giunta al capolinea.
Se è vero che si gioca in categorie dilettantistiche è altrettanto palese che società come il Brindisi involvono interessi economici rilevanti. Ci sembra corretto ritenere che le società abbiano diritto che le designazioni arbitrali per una partita importante di campionato (o di Coppa Italia) vengano effettuate in maniera meno approssimativa. Se poi è il livello degli arbitri ad essere al di sotto della decenza, la Lega Pugliese deve fare il mea culpa ed impegnarsi ad elevare la qualità generale.
Tutto ciò non vuole essere un alibi per il Brindisi 1912. Anche oggi al Fanuzzi lo spettacolo è stato latitante. Il Brindisi - è necessario affermarlo a chiare lettere- non è la squadra schiacciasassi che tutti attendevano. Spesso viene salvata da autentiche invenzioni delle proprie punte (leggasi calci da fermo) ma il gioco lascia a desiderare. Anche oggi, contro un Taurisano non trascendentale, i biancazzurri non sono riusciti a finalizzare la manovra. Troppa distanza tra i reparti, poco costrutto, troppa approssimazione nella manovra.
A poco è servito schierare il 4-3-3 invece del classico 4-4-2 "sporco". Leone non è più il giocatore della prima fase della stagione, Cazzella è apparso spaesato nel ruolo di punta esterna, a Francioso manca del ritmo partita, Vantaggiato, che in settimana aveva detto di non voler essere della partita, è entrato in campo troppo tardi.
E che dire poi del mancato utilizzo di un atleta come Morelli che avrebbe potuto offrire entuasiasmo e velocità, oppure delle sostituzioni effettuate proprio mentre il Brindisi aveva chiuso nella propria metà campo i leccesi?
E' vero che il Taurisano si è fatto vivo dalle parti di Vitucci solo in un occasione (al 30' con un colpo di testa di De Prado) ma sul taccuino abbiamo annotato un numero non eccezionale di occasioni per i colori biancazzurri: al 20' un colpo di testa di Cazzella su cross di Leone, al 67' un tiro da fuori di De Santis, al 68' un incursione di Leone terminata con un tiro alto sulla traversa, al 75' un gol in netto fuorigioco annullato a Francioso, al 97' un colpo di testa sottoporta di Leone parato da Totaro.
Poco male, però. Se ai fini della qualificazione alla finale di coppa Italia, pesa come un macigno la rete annullata a Francioso c'è da sottolineare che nulla è perduto. A Taurisano si partirà dallo 0-0. E per i leccesi sarà difficile avere la meglio su una squadra che, pur con tutti i problemi citati, è apparsa nettamente migliore.

Brindisi:
Vitucci, Di Giorgio, Ciaramitaro (Vantaggiato), Cassano, Di Serio, D'Onghia, Leone, Abbrescia (De Padova), Cazzella (Pirone), Francioso, De Santis.
A disp: Restano, Tamburrino, De Solda, Morelli.
Taurisano:
Totaro, Sponziello, De Braco (Errico), Branà, Tarantino, De Benedictis, Falcione, Amadu, Manco, Tondo, Casaluci (Botrugno). A disp: Barba, Greco, Tommasi, De Pascalis, Mancino.

Arbitro: Zappatore di Taranto