Calcio » 15/11/2011

Città di Brindisi: Roma Presidente, Quarta: "è illegittimo"

Roma presidente, De Finis vicepresidente e Galluzzo tesoriere. Non solo. Maiuri allenatore e D'Oria viceallenatore.
E' questo il risultato dell'assemblea dei soci della SSD Città di Brindisi Srl, svolta presso lo studio del notaio Braccio.
All'incontro erano presenti esclusivamente i tre soci autonominatisi nel CdA, gli stessi che dieci giorni prima avevano platealmente rassegnato le dimissioni buttando fango sull'operato del Presidente Quarta.
Alla riunione non hanno partecipato, invece, lo stesso Quarta e gli altri due soci, Guido Sernicola e Mario Spinelli, due Signori che hanno mantenuto fede alla volontà di tenersi fuori dalla bagarre.
All'uscita dal notaio si sono registrate dichiarazioni ad effetto da parte dei componenti del nuovo CdA: "punteremo a fare meglio" e "siamo disponibili a lasciare sin da domani". Dichiarazioni che - a molti - sono apparse quantomeno contraddittorie ma che dimostrano quanto la chiarezza in casa "Città di Brindisi" resti un optional.
Altro mistero è quello delle trattative per la cessione del pacchetto azionario. Roma nega che vi siano stati contatti; di opposta tesi è l'imprenditore Oronzo Trio (da noi raggiunto telefonicamente) - a capo di un gruppo formato da imprenditori salentini e brindisini che si fregia di collaborazione con gente di grande esperienza nel mondo del calcio.

Si è trattato di un'assemblea tanto attesa quanto contestata, nella forma e nella sostanza.
A volerla fortemente era stata la fronda "antiQuarta", i soci che hanno duramente contestato la figura di Roberto Quarta, reo a loro dire di essere padre/padrone ma che - a parere di buona parte di critica e tifoseria - tentava di porre i giusti contrappesi alla sempre più ingombrante figura di Aldo Sensibile.
A contestarla in toto è il Presidente Quarta, che, più volte - tramite il suo legale - ha sottolineato l'illegittimità della qualità di socio detenuta da De Finis e Galluzzo in quanto ottenuta senza espletare il diritto di prelazione previsto dallo statuto.
A contestarla è anche buona parte della tifoseria che vede nel nuovo CdA la presenza esclusiva di chi ha fatto "sponda" al contestatissimo Sensibile. Tifoseria che non accetta di buon grado che, nel nuovo staff tecnico, vi siano Maiuri (ex Fasano e Nardò) e D'Oria (ex Monopoli) invece che l'amato e stimato concittadino Mino Francioso (il mister voluto da Quarta e che - senza nulla a pretendere - è stato vicino ai calciatori biancazzurri dopo le dimissioni di Boccolini).

Sicuramente non è finita qui.
Quarta - forte del mandato a trattare l'acquisto della società dal gruppo di imprenditori capitanato da Oronzo Trio - attenderà l'esito delle trattative e nel contempo avvierà l'azione giudiziaria per rendere inefficaci le determinazioni assembleari.
Intanto, nell'attesa di sviluppi a breve sul versante delle trattative per il passaggio di mano della società e/o su quello giudiziario, ha intimato al nuovo CdA di non formalizzare la scelta del nuovo staff tecnico. La scelta sua (e del gruppo "Trio") è quella di Mino Francioso ed una soluzione avventata (che potrebbe essere altamente provvisoria) potrebbe essere deleteria per la società e la squadra.
Buona parte della tifoseria - tra la quale vi è sicuramente la parte più calda - è sul piede di guerra e, sin da oggi, farà sentire la propria voce.

Il tutto nell'attesa di definitiva svolta che cancelli in un colpo solo fatti e personaggi di questa assurda telenovela e che riporti il sereno in quello che conta davvero, ossia la città e i calciatori che hanno deciso di abbracciare il progetto iniziale.