Assi Ostuni, Rinaldi: "non vedo l’ora di cominciare"
Per Tommaso Rinaldi il prossimo sarà il decimo campionato di Legadue consecutivo. Una lunga esperienza nella serie cadetta nonostante i soli 26 anni registrati all’anagrafe. Il pivot riminese è pronto a tuffarsi nella nuova avventura a mille chilometri di distanza da Udine, città che lo ha visto protagonista nella passata stagione.
“L’impatto con Ostuni è stato positivo sia dal punto di vista ambientale che cestistico” spiega Rinaldi “Ostuni è una bellissima Città che in questo periodo non ha nulla da invidiare a Rimini, sul fronte del movimento e delle presenze turistiche; sul fronte sportivo ho trovato tanto entusiasmo e tanta voglia di far bene. Due caratteristiche importanti, anzi determinanti per una neopromossa che si affaccia per la prima volta in un torneo difficilissimo come quello di Legadue. Ho fatto una scelta importante come anche quella della società di puntare su un gruppo giovane per centrare gli obiettivi stagionali”.
Rinaldi ha effettuato le visite mediche e da lunedì sarà a disposizione di coach Marcelletti e del suo staff. “Marcelletti lo conosco per averlo incontrato tante volte da avversario” continua Rinaldi “Per lui parla il curriculum che lo pone tra i migliori coach italiani e sono pronto a mettermi a sua disposizione; conosco bene Jason Williams che nella passata stagione ha giocato con me ad Udine e con il quale ho condiviso una stagione per due terzi fantastica; poi problemi extra cestistici hanno fatto cambiare le nostre sorti. Ho scelto Ostuni perché voglio disputare una stagione importante. So bene che dovrò meritarmi il mio spazio, ma so anche che il coach ha avuto grande fiducia in me. Giocare anche da 4? Non ci saranno problemi. Credo che tutti i lunghi della nostra squadra possano alternarsi nei ruoli di 4 o 5. L’anno scorso Casale Monferrato ha vinto il campionato giocando con due 4 e mezzo. Noi sappiamo di dover lottare in ogni partita, per cui non ci saranno gare facili o dal risultato scontato. Ogni punto ce lo dovremo sudare sul parquet.
In questo campionato la difesa fa la differenza, come anche la scelta degli americani. Spesso il destino di una squadra si decide con questi due fattori. I tifosi? Ho visto in televisione l’entusiasmo che sa esprimere la tifoseria di Ostuni. Io dico ai di starci vicini. Anche se per un po’ saremo costretti a giocare lontani dal nostro Palasport mi auguro di continuare a sentire l’affetto ed il calore che avvertivo anche solo guardando le partite in video”.