Calcio » 27/07/2011

Brindisi: Giunta e Cursi scrivono al Comitato di crisi

Gli scriventi Consiglieri Comunali Massimiliano Cursi e Antonio Giunta, in merito alla domanda di iscrizione della nuova società Brindisi Calcio al campionato di serie D, rilevano che la federazione abbia l’obbligo di accettare l’iscrizione in questione al campionato richiesto in quanto in passato, con lo scopo di non disperdere il patrimonio calcistico cittadino, fu creato il cosiddetto Lodo Petrucci, usufruito negli anni da parte del Torino in serie B(anno 2005), del Napoli (2004), Perugia (2005) e Salernitana C1 (anno 2006).
In serie C2: Viterbese (2004), Benevento (2005), Andria (2005), Reggiana (2005), Spal (2005), Vicenza (2005), Catanzaro (2006), Gela (2006), Torres Sassari (2006).
Tutto ciò creato al fine di salvaguardare i titoli sportivi di città importanti come Napoli e Torino. Nella stagione 2004 – 2005 il Como Calcio non iscritto in Lega Pro II divisione, viene iscritto al Campionato Nazionale Dilettanti nella stagione successiva.
Altro caso eclatante è quello del Rimini calcio radiato dalla Lega Pro nella stagione calcistica 2008 – 2009, viene data la possibilità alla nuova società di ripartire dalla serie D 2009 – 2010.
Ci teniamo a precisare che questi sono solo alcuni esempi delle valutazioni discriminatorie che la FIGC abbia dato ad alcune società e ad altre meno (tra cui anche al Brindisi Calcio nell’anno 2004 dove, radiati dalla C2 ci trovammo costretti a ripartire dall’ eccellenza). Ci aspettiamo, senza ombra di dubbio, un coinvolgimento politico efficace di tutti i rappresentanti politici del nostro territorio, esempi sono quelli dell’impegno dell’Onorevole Casini quando il Bologna ha rischiato il fallimento oppure quello del Ministro Larussa nello storico “caso Catania” che ottenne il ripescaggio in serie B e, lo stesso Ministro è sceso in campo in difesa dell’Inter e del compianto Giacinto Facchetti dalle valutazioni, a nostro avviso immotivate, del P.M. Palazzi.
Alla luce di quanto evidenziato, riteniamo che Brindisi meriti rispetto e il patrimonio calcistico cittadino non vada disperso, pertanto la FIGC deve attuare gli stessi criteri utilizzati per il Como e per il Rimini.
I tifosi del Brindisi hanno già subito troppe umiliazioni in questi anni, pertanto invitiamo tutti al massimo impegno al fine di consentire una ripartenza da un campionato nazionale e non regionale. Lo stadio in quanto punto d’incontro di tantissimi giovani, rappresenta, in una Città ad alto rischio sociale, un momento importante per la crescita di una società.
Disperdere questo patrimonio significherebbe offendere ancora una volta un’intera Città.

I Consiglieri
Massimiliano Cursi
Antonio Giunta