Calcio » 18/05/2011
Brindisi 1912: la svolta possibile passa per Pellegrini
Sembra spuntare qualche schiarita nelle nubi scure del calcio brindisino.
Dopo mesi e mesi di tribolazioni e trattative fantasmatiche nella vana attesa che il Presidente Pupino fornisse qualche segnale positivo, il Sindaco Mennitti avrebbe sciolto le riserve e, stanco di aspettare notizie da Taranto, avrebbe deciso di far uscire allo scoperto la strada che potrebbe portare alla salvezza del calcio brindisino.
Da voci che avrebbero fonte direttamente da Palazzo di Città sembrerebbe che sia in procinto di essere formato un pool di imprenditori pronto a garantire la sopravvivenza del pallone biancazzurro.
Il personaggio più rappresentativo della cordata potrebbe essere Ernesto Pellegrini, ex proprietario dell’Inter, maggiore azionista di uno dei più grossi gruppi italiani nel settore della ristorazione aziendale. Assieme a lui ci sarebbero due o tre imprenditori locali.
Qualcosa cova sotto la cenere del Brindisi ma il nodo resta tutt’altro che sciolto. A complicare la vicenda ci sono l’atavica assenza di Pupino e, soprattutto, la mancanza di certezze sulla reale consistenza dei debiti accumulati dal Brindisi 1912, anche in virtù di eventi che sarebbero sotto la lente di ingrandimento degli organi inquirenti.
Il Sindaco, comunque, avrebbe chiesto l’ennesimo incontro con Pupino. L’imprenditore tarantino sarebbe stato chiamato a presentarsi entro un paio di giorni nella sede comunale. Lo scopo - manco a dirlo - è quello di invitarlo, una volta per tutte, a produrre tutta la documentazione contabile ed extracontabile della società.
Il possesso di capacità economiche del gruppo che potrebbe rilevare il Brindisi è fuori di dubbio ma è altrettanto ovvio che finché le “carte” non saranno nelle mani dei commercialisti indicati dalla cordata, sarà preclusa ogni possibilità di avviare le trattative. E nel caso in cui Pupino riuscisse a fare ciò che parte della Brindisi sportiva gli chiede da Gennaio, sarà importante conoscere se egli chiederà un corrispettivo per cedere la società e, nel caso, concordare la cifra in questione.
Soltanto allora sarà possibile partire nella corsa contro il tempo per completare un lungo e delicato iter burocratico ed economico. Entro la fine del prossimo mese, si dovrà effettuare il passaggio delle quote e si sarà chiamati a garantire il pagamento di tutti gli stipendi dei tesserati ed il versamento delle spettanze dovute alla Federazione, al Fisco ed agli Istituti Previdenziali. Infine si dovrà affrontare la grana di assolvere al pagamento dei crediti vantati da aziende e privati nei confronti della F.B. Brindisi 1912 S.r.l..
Se son rose fioriranno. Ma una cosa è certa: adesso si dovrà giocare a carte scoperte.
Pupino dovrà per forza dare segni di vita "reale" e non potrà più trincerarsi dietro presunte trattative top-secret. Dall'altro versante, soltanto una pronta risposta dell'imprenditore tarantino, darebbe credibilità alla cordata del Sindaco e confermerebbe che essa non rappresenti solo un pretesto buttato in pasto all'opinione pubblica per tenere buona una piazza che ha già manifestato l'intenzione di mettere in atto una nuova serie di iniziative di protesta.
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