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B Dil: playoff: Capo d'Orlando-Ceglie=95-80

Basket » 10/05/2011

B Dil: playoff: Capo d'Orlando-Ceglie=95-80

Parziali: 20-21 / 23-18 / 20-18 / 32-23
UPEA CAPO D’ORLANDO: Albertinazzi 17, Agosta 26, Rossi 17, Zampolli 14, Caprari 17, Saponi 2, Costantino, Peresini, Crisà 2, Caula n.e. Coach Condello.
MIACARD BASKET CEGLIE: Marra n.e., De Bellis 18, Faggiano 17, Motta 14, Brunetti 8, Chirico 8, Consoli 8, Marinelli, Laneve n.e., Ucci 7. Coach Binetti.
Arbitri: Alessandro Momi e Christian Calabrese di Trieste.

Tutto secondo copione nei play-off del Girone D della Serie B Dilettanti. L’ottava in classifica, la MIACARD CEGLIE, costringe la prima della classe, l’Orlandina, allo spareggio, ma si ferma al 31° di gara 3 quando tra le due squadre inizia a scavarsi un solco non più colmabile dall’impegno degli 8 gialloblù scesi in campo sotto la guida di coach Binetti.
Un doveroso ringraziamento alle Questure di Brindisi e Messina, che hanno mostrato efficienza e capacità sinergiche, ed alle forze dell’ordine di Capo D’Orlando, Commissariato e locale Stazione dei Carabinieri, che hanno consentito il regolare svolgimento della gara, mostrando oltre che professionalità anche piena disponibilità nei confronti delle esigenze di sicurezza e tranquillità della squadra pugliese e delle famiglie al loro seguito. Le forze dell’ordine hanno garantito l’incolumità dei presenti, ma non hanno potuto impedire il vilipendio dello sport messo in atto dai soliti “imbecilli” (quelli siciliani sono uguali a quelli pugliesi) che hanno ricoperto di sputi coach Binetti e tutti i giocatori alla loro portata. Il “lavaggio di capelli e maglie” messo in atto sin dal pre-partita per poi continuare sino al momento di rientrare negli spogliatoi, a metà gara, deve aver molto stupito i tesserati siciliani che tanto hanno disprezzato i tifosi pugliesi.
Non ci è sembrato che nessun dirigente si sia alzato per mettere alla porta “gli sputatori”. Noi per nostro conto abbiamo sempre fatto solo ed unicamente cronaca, sempre che qualcuno non ci ritenga colpevoli di “lesa maestà” nel riportare, sempre e comunque, semplicemente i fatti. Coach Binetti, la cui fama di sportivo e mediatore anche nelle situazioni più critiche è nota in tutt’Italia, ha, per la prima volta nella sua carriera, disertato la conferenza stampa di fine partita in segno di totale delusione per il trattamento che gli è stato riservato. Anche in questo caso coach Binetti ha mostrato il suo solito atteggiamento di signor allenatore, esperto e responsabile.
Coach Binetti non ha voluto nemmeno ricordare nell’intervista che segue tra qualche riga, il trattamento di sputi e minacce riservatogli ancor prima del fischio iniziale, e di certo non ha nemmeno pensato che una tale inciviltà potesse essere opera pianificata di una società che punta ad avere ampio riconoscimento. Coach Binetti non ha mostrato astio verso i dirigenti locali e non ha diffamato gli stessi, ma si è semplicemente rifiutato di rilasciare le interviste di fine gara. La parola di coach Binetti: “voglio parlare solo della mia squadra. Lo merita perché ognuno di loro ha dato il 110% delle proprie possibilità sino a quando è stato possibile, sino a quando ci è stato reso possibile.
Eravamo preparati ad una conduzione di gara casalinga e tutelativa degli interessi in palio, e così è stato. Abbiamo giocato l’ultimo quarto senza Marinelli, Brunetti e Chirico ed il risultato si è visto. Lo stesso De Bellis avrebbe meritato maggior tutela durante tutti i 40 minuti, ma così non è stato.
Torno a dire che non posso che complimentarmi con i miei ragazzi che hanno fatto esattamente quello che avevo chiesto, cercare di sopperire alla differenza tecnica comunque presente con il cuore. E di cuore in campo ne ho visto tantissimo. Arrivati al 30° minuto di questa partita non credo che nessuno avrebbe gridato allo scandalo se fossimo stati noi a superare il turno. Peccato, un’opportunità persa, ma che sarebbe stata meritata per i miei giocatori. Un gruppo che si è impegnato allo stremo e che si è fermato davanti a limiti non propri”.
Arriviamo alla cronaca di una gara largamente in equilibrio, ma che si è decisa nell’ultima frazione. Il primo quarto vede un’Orlandina concentrata e motivata che parte in vantaggio per poi subire il recupero della MIACARD. Un Consoli in grande vena realizzativa nei primi minuti ed un gioco corale guidato dal solito De Bellis permettono ai pugliesi di sorpassare i padroni di casa e di concludere in vantaggio. Inizia da subito il lavoro ai fianchi di De Bellis. Lavoro ai fianchi nel senso pugilistico del termine. Nota negativa del primo quarto, i 3 falli fischiati a Marinelli nei primissimi minuti dal fischio iniziale che metteranno di fatto fuori dai giochi il lungo gialloblù che in gara 2 aveva segnato la riscossa per i suoi. Il secondo quarto segue quasi lo stesso copione del primo. L’Orlandina allunga, ma Faggiano sottolinea la sua grande prestazione odierna con una serie di canestri che avvicinano la MIACARD al proprio avversario. Una degna replica al cegliese di Ceglie arriva da capitan Motta. I giocatori più di esperienza guidano questo Ceglie che non vuole mollare la possibilità del passaggio di turno. Grande equilibrio nella frazione con l’Orlandina guidata da un Agosta che non fa sentire la mancanza di Caruso, ancora infortunato.
Al rientro in campo ancora estremo equilibrio. Ad ogni canestro di una delle 2 squadre arriva puntuale la replica della propria avversaria. Quasi tutti i lunghi delle 2 squadre (Saponi e Costantino per i siciliani, Brunetti e Marinelli per gli ospiti) o sono in panchina o restano in campo gravati di falli. L’ultima frazione inizia con l’incertezza che regna sovrana, ma accade quanto già successo in gara 2. Capo d’Orlando inizia a prendere le distanze con un quintetto “basso” che vede il solo Agosta tra i lunghi. Il predominio a rimbalzo della MIACARD purtroppo non porta i risultati sperati e, complice l’uscita per 5 falli di Brunetti, Marinelli e Chirico, ai pugliesi non riesce la rimonta messa in atto in gara 2. Le difese allargano le maglie e Capo d’Orlando mette a segno in soli 10 minuti quasi un terzo del totale dei suoi punti. La partita si conclude con il punteggio di 95-80 che ancora una volta non rende giustizia all’impegno messo in campo dagli uomini di coach Binetti che non hanno nulla da rimproverarsi.

Pierpaolo Caliandro – Antonio Putignano
Uff. Comunicazioni A.D. Basket Ceglie





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