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Serie A: Enel Brindisi-Cantù=71-73

Basket » 10/04/2011

Serie A: Enel Brindisi-Cantù=71-73

Parziali: 20-22; 35-35; 51-51
Enel Brindisi Lang 14, Roberson 21, Vorzillo n.e., Maresca 2, Infante n.e., Gallea n.e., Dixon 5, Diawara 6, Giovacchini 10, Toure 13, Danese n.e.. Coach: Luca Bechi.
Sassari:Ortner 10, Mazzarino 11, Leunen 15, Micov 2, Green 17, Mian 2, Marconato, Diviach, Markoishvili 12, Maspero, Urbutis 4, Broggi. Coach: Trinchieri.
Arbitri: Sabetta, Duranti, Lanzarini.
Note: Tiri: Brindisi 19/41 (46%) da due, 8/18 (44%) da tre, 9/13 (69%) liberi; Cantù 23/36 (64%) da due, 7/22 (32%) da tre, 6/12 (%) liberi; Rimbalzi: Brindisi 35, Cantù 30. Palle Rec/Per: Brindisi 14/17, Cantù 17/13.

Peccato. Alla New Basket Brindisi non riesce l'impresa di battere la seconda forza del campionato. Al termine di una partita giocata sul filo dell'equilibrio per tutti i 40 minuti, Leunen trova il canestro mentre il seguente tiro di Roberson danza sul ferro e non fende non retina. Così va il basket. Cantù conquista due punti, Brindisi torna negli spogliatoi a testa china.
Resta il forte rammarico di aver perso l'ennesima partita al photofinish e di essere andati vicino ancora una volta a conquistare lo scalpo di una big del basket italiano (così come accaduto con Milano e Roma). Resta l'amaro in bocca dell'ultimo posto in classifica. Ma resta, anche la consapevolezza che la New Basket Brindisi vista oggi può dire la propria su qualunque campo. Aver giocato alla pari contro la diretta concorrente della fuoriserie Siena ed aver costretto Cantù a sudare le proverbiali sette camicie per guadagnare i due punti, è un dato senzaltro da mettere in saccoccia. Starà a Luca Bechi trasformare la rabbia per la sconfitta e la consapevolezza di poter offrire buone prestazioni, in un fattore positivo per le future partite, a cominciare da quella di Sabato prossimo contro Teramo.
Sarà la gara della vita. Perdere significherebbe avere più di un piede in LegaDue, vincere di più di otto punti vorrà dire avere grossissime chanche di salvare la categoria.
Non è quindi tempo di polemiche. Sabato il PalaPentassuglia dovrà essere ancora più caldo di quello visto oggi nel corso delle fasi topiche della gara. Oggi, il pubblico si è stretto attorno alla propria squadra di pallacanestro spingendola ad una prestazione d'orgoglio. Ancora una volta i brindisini hanno dato prova di enorme maturità e grande attaccamento alla maglia. Noi non avevamo dubbi, nonostante singole voci per fortuna rimaste inascoltate e pensiamo che questa potrà essere la carta vincente della travagliata prima stagione di Lega Basket.
La gara:
Brindisi parte con Dixon, Roberson, Diawara, Toure e Lang; Cantù (che deve fare a meno di Marconato) schiera Green, Mazzarino, Leunen, Ortner e Micov. I padroni di casa partono bene (5-0) operando una grande difesa sugli esterni e sui centri. Lang sbaglia tre facili canestri ma poi si rifà chiudendo il primo quarto con otto punti totali. A metà periodo è 7-7, poi Brindisi (con un Giovacchini incisivo al posto di un Dixon troppo caotico) prova a prendere il largo (14-8 dopo 7' 45'' di gioco). Cantù gioca di squadra e trova in Green la chiave per scardinare il lucchetto difensivo di Brindisi . Un parziale di 11-2 offre ai lombardi il primo vantaggio dell'incontro (16-17 a 1'15'' dalla prima sirena. Dopo 10 minuti il tabellone segna 20-22.
Nel secondo quarto appare chiaro che Bechi voglia affrontare una squadra profonda come Cantù, dando fondo alla sua panchina. Oltre a Giovacchini, il coach toscano decide di dare un buon minutaggio anche ad Infante e Maresca (bravi a dare linfa e carattere ai propri compagni). Nella scelta di Bechi non possono però non pesare le opache prestazioni di Dixon e Diawara e le non perfette condizioni di Lang. Comunque Brindisi tiene il passo dei più quotati avversari che, dal canto loro, fanno buona guardia su Roberson. costretto a tirare solo 5 volte nella prima metà del match. Il riposo lungo arriva sul 35 pari.
Al rientro sul parquet la gara continua a scorrere sulle ali dell'equilibrio. Brindisi, in un momento di vena di Diawara e Tourè conquista 5 punti di vantaggio (44-39 al 5') ma Cantù, con Green che segna il passo, trova in Markoishvili una vera e propria forza della natura. Classe cristallina al servizio di una ottima squadra. Al 30' è ancora parità (51-51).
L'ultimo quarto inizia nel segno dei lombardi, molto più avezzi a giocare i punti importanti. Leunen e Green segnano canestri importanti dopo 23'' di attacco contro una grande difesa. Gli uomini di Trinchieri conquistano 8 punti di margine (58-66 a metà periodo) ed è lì che Bechi, esasperato, toglie dal parquet un Dixon che oggi è più deleterio che altro. Giovacchini contro la sua ex squadra sciorina una delle più belle prestazioni dell'anno e in posizione di guardia annulla i diretti avversari, mette pressione e si assume responsabilità offensive. Roberson, in posizione di play può scatenare la sua classe e così i pugliesi rientrano in partita (65-66 a 3'32'' dalla sirena finale). L'inerzia della gara sembra spostarsi dalla parte di Brindisi ma due tiri liberi sbagliati da Tourè e due splendidi canestri di Leunen e Urbutis riportano Cantù a +6 (65-71). Quando tutto sembra finito Giovacchini e Roberson mettono dentro due bombe fantastiche ed il PalaPentassuglia si infiamma. Parità a 30'' dal termine. Cantù trova la mano di Leunen, la seguente soluzione di Roberson si spegne sul ferro. Cantù esulta, Brindisi può solo imprecare alla malasorte.





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