Basket » 24/03/2011
Assi Ostuni: l'esperienza per il progetto dei nuovi campionati
Fine della breve vacanza di quest'ultimo fine settimana, per ritornare al nostro campionato. Ultime quattro partite, due in casa (Matera e Palestrina), due fuori (Agrigento e Potenza).
Giovanni Putignano ha riunito i suoi ragazzi da martedì e sta preparando la partita con Matera.
Avremo modo di presentare questa partita, per la quale l'ASSI ha molti motivi per volere una bella vittoria. I play off sono lì ad un passo e prima ci si assicura di parteciparvi e meglio è. E poi come non dimenticare la partita a Matera!
E' stato il fine settimana delle finali di Coppa Italia, a Montecatini. Le abbiamo seguite con interesse, grazie ad una programmazione televisiva all'altezza dell'importanza dell'avvenimento. Complimenti alla LNP.
Ci sono stati motivi di attenzione e temi conduttori dell'vvenimento.
€ nuovi campionati. I giovani. Il progetto di un campionato che si vuole caratterizzare come il campionato destinato alle migliori leve del basket italiano.
La vittoria della Virtus Siena ha dato la stura a chi vuole puntare sui giovani. Abbiamo sentito anche un'intervista nella quale si è voluto puntualizzare che il campionato di terza serie nazionale deve essere il campionati delle giovani leve, avanzando anche la richiesta alla classe arbitrale di "proteggere" i ragazzi, difende doli da un gioco più fisico.
E' un bel problema, non così semplicemente risolvibile.
C'è venuta in mente la storia dell'ASSI Basket degli ultimi anni, quella che in pochi anni è passata dalla C ai primi posti della A Dilettanti. E soprattutto la crescita del fenomeno basket a Ostuni, dalle poche decine di spettatori del decennio passato al boom e alla diffusione nella città degli ultimi anni.
Cosa ha determinato il successo del basket nella nostra città? Città di provincia, non dimentichiamolo, città del sud, importante, vicina a Brindisi che aveva già disputato la serie A, ma non tanto influenzata dal fenomeno Brindisi, da determinare la causa del fenomeno basket ostunese.
La vittoria di quel bellissimo campionato di serie C, la lotta per tutto il campionato con Corato avvicinarono tanta gente. Ma come non pensare a giocatori come Di Santo, Motta, Parisi, capaci di catalizzare molte attenzioni e simpatie. Un primo campionato di B2, che ci portò all'ottavo posto e al primo turno play off, poi la svolta con l'arrivo di Donato Avenia. Sì, una vera e propria svolta di professionalità, di attaccamento alla maglia, di tensione per la vittoria, senza mai arrendersi alla sufficienza, cercando di conquistare sempre la vetta, il meglio, la perfezione dei giochi e delle partite. Un finale di stagione esaltante, nonostante la quinta partita persa a Ruvo nelle semifinali play off.
Avenia rimane ad Ostuni e arriva Morena. Due colonne del basket italiano. Due ragazzini per entusiasmo, due professionisti seri, capaci di essere esempio per una bella ciurma di giovani (Torboli, Novati, Negri, Stella, Menzione).
Si vince il campionato e gli appassionati crescono. Le tribune del Palazzetto contengono a fatica la gente che vuole assistere a quei memorabili play off. La storia continua in A Dilettanti, ancora con l?ultimo anno di Avenia, con Morena, che è ancora lì a faticare e a trasmettere il suo entusiasmo, ammirato dalle altre squadre (vds accoglienza a Molfetta, a Bisceglie, e non solo).
E infine Mario e Silvio Gigena, il giovane ma affermato Basei, Antonello Ruggiero. E intorno a loro si vedono crescere ragazzi come Tommasini, Fall, Bona, Fin, Circosta.
In un giudizio molto sommario, questi giocatori, naturalmente il riferimento non era alle colonne dell'ASSI Basket Ostuni, ma in generale ai tanti atleti dal passato nelle serie superiori, sono stati definiti "giocatori che vivono gli ultimi giorni della propria carriera" nel campionato della A Dilettanti.
Per noi non è così. Ovvero, non è così nella misura in cui la professionalità e la capacità degli "anziani"? è a disposizione della crescita del movimento e alla crescita dei più giovani.
Non esiste regola. Esiste l'esperienza, che probabilmente non è generalizzabile, di tanta professionalità, di tanta passione, di tanta fatica, di tanto sacrificio, che sono anche capaci di misurarsi con i problemi societari, con le difficoltà di questi brutti momenti per le economie delle nostre realtà.
Noi siamo cresciuti con Di Santo, con Avenia, con Morena. Stiamo ancor più crescendo con lo stesso Morena e con i Gigena. E abbiamo visto migliorare tanti ragazzi e stiamo vedendo crescere i nostri under. Il valore della esperienza dell'ASSI Basket Ostuni! Non di più!
Siamo stati contenti che abbia vinto la coppa la Virtus Siena. La Siena di Imbrò, di Tessitori, di Portannese, e di tanti ragazzini. Ma come potremmo ad Ostuni creare un movimento e un vivaio come quello della Siena capitale del basket Italiano? Ci vuole tempo e tanta professionalità ed esperienza che oggi non abbiamo.
Oggi ad Ostuni abbiamo ancora la speranza di rimanere ai livelli conquistati, di avvicinare tanta gente al Palazzetto, di gestire una scuola basket al meglio sperando che i risultati col tempo maturino.
Per fare questo il basket deve consolidarsi ancora di più. I nostri senatori ci aiutano a fare questo e lo fanno con l?entusiasmo di tanti ragazzini. Se non ci credete, preghiamo vedere i filmati delle partite contro Ruvo e Bisceglie (le ultime disputate). Morena e compagni stanno ancora dando tanto al basket, ricevendo probabilmente il giusto.
Silvestro Iaia/Ufficio Stampa ASSI Basket Ostuni
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