Calcio » 13/03/2011

2^ div.: Brindisi 1912-Pomezia=1-1

Brindisi 1912: Prisco, Piro, Tundo, Caravaglio (Tundo An.), Taurino, Fruci, D'Avanzo, Pollidori, Caggianelli (57' Scarcella), Matarazzo (77' Caputo), Maiorino. A disp.: Locatelli, Camposeo, Finocchiaro, Cosi. All.: Rastelli
Pomezia: Scarzanella, Martorelli, Colantoni, Costantini, De Martis, Conson, Proietti (85' Fatati), Mastromattei, Macciocca (11' Costantini), Polito, Morbidelli (63' Virdis). A disp.: Fiumanò, Nastasi, Piroli, Cesari. All.: Farris.
Arbitro: Zivelli, Assistenti: Della Rocca, Lobozzo.

A 7 giornate dal termine del campionato e con 23 punti di vantaggio sull'ultima in classifica, la stagione 2010-2011 ha decretato il primo verdetto per il Brindisi 1912: la matematica dice che il Brindisi è salvo. I biancazzurri, quindi, avrebbero acquisito il diritto di giocare in C2 anche per la prossima stagione. Peccato però, che per la salvezza vera, quella del titolo sportivo, sia in corso un'altra battaglia. Molto più difficile e irta di quella sportiva.
A dare un primo aiuto alla possibilità di salvare la massima società calcistica del capoluogo, sono i circa 1000 spettatori che hanno deciso di assistere a Brindisi-Pomezia, un numero che equivale a più del doppio di quelli che si erano recati allo stadio nell'ultima gara interna. Nonostante l'avvicinamento di parte della città alla squadra, bisogna dire che la strada per riuscire a mettere alle spalle quello che è accaduto e ripartire con nuova mentalità è molto lunga. E la fine del tunnel, semmai ce ne fosse una, ancora non si vede.
Sul versante del gioco, quella tra Brindisi e Pomezia è stata una classica gara di questo campionato di Lega Pro: bassi contenuti tecnici, qualche piccola attenzione tattica e poco divertimento. A dare una mano allo scarso spettacolo c'è anche lo zampino del cosiddetto manto erboso (!) del Fanuzzi, ennesimo scandalo di un campionato che sarà ricordato come uno dei meno felici della storia biancazzurra.
Brindisi e Pomezia si sono dati battaglia per 90 minuti. Bene il Brindisi nei primi 20 minuti, grazie ad una condotta di gara spavalda e a Matarazzo e D'Avanzo vere spine nel fianco di una disorientata difesa ospite.
Al 19' i biancazzurri passano in vantaggio con Maiorino che si destreggia bene sul vertice sinistro dell'area di rigore e lascia partire un forte diagonale che Scarzanella non riesce a respingere. Sulle ali dell'entusiasmo i ragazzi di Rastelli regalano buoni spunti individuali "rischiando" di raddoppiare con un gran tiro di Piro (tra i migliori assieme a Tundo e Fruci).
Al 27', invece, arriva il pareggio dei laziali grazie ad una insistita azione di Francesco Costantini che supera Prisco che era stato bravo a controbattere dopo il primo tiro dell'attaccante rossoblu.
Il Brindisi accusa il colpo e cede terreno agli avversari. Il Pomezia, però, non appare in grado di impensierire la retroguardia di casa, ben assestata e ben supportata da un centrocampo duttile.
Nel secondo tempo è il Pomezia a tenere in mano la partita. I ragazzi di Fabris conquistano il centrocampo e si insediano stabilmente nella metà campo avversaria. Costantini spreca una ghiotta occasione al 46' ma il Pomezia ha grosse difficoltà a tramutare in azione da rete la superiorità tecnico-tattica, tant'è che il film del secondo tempo vede esclusivamente azioni da rete sul fronte biancazzurro.
Infatti, il Brindisi riesce a farsi pericoloso in almeno cinque occasioni, grazie alla velocità dei propri esterni e ad un Maiorino sempre nel vivo dell'azione. Le migliori azioni della ripresa passano tutte tra i piedi dei biancazzurri. Alcune riguardano gran tiri da fuori (Matarazzo, D'Avanzo e Piro), altre sono ghiotte occasioni sprecata da Caputo (appena entrato) e da Fruci (che tira alto da ottima posizione).
Finisce 1-1, un risultato che non scontenta nessuno ma che vale quanto un due di picche. Proprio la carta che i tifosi biancazzurri sperano di non pescare dopo gli sforzi profusi per salvare la squadra della città.

Ore.Pi.