Calcio » 13/02/2011
2^ div: Campobasso-Brindisi 1912=2-3
Campobasso: Ascani, Scudieri (70' Sivilla), Posillipo, Chiazzolino, Maglione, Di Fiordo, Todino (54' Visconti), Cammarota, Balistreri, Murati (46' Ibekwe), Monti. A disp.: Marcato, Gennarelli, Agresta, Minadeo. All.: Cosco.
Brindisi 1912: Prisco, Mottola, Tundo (82' Scarcella), Caravaglio, Taurino, Conte, D'Avanzo (63' Piro), Pollidori, Caggianelli, Matarazzo (77' Fruci), Maiorino. A disp.: Locatelli, Camposeo, De Cesare, Caputo. All. Rastelli
Arbitro: Bindoni di Venezia, assistito da Vigo di Acireale e Raparelli di Albano Laziale
Rete: 5' Matarazzo, 26' Conte (rig), 41' Balistrieri (rig), 45' Aut. Maglione, 60' Balistrieri
Ammoniti: Conte (B), Posillipo (C), Scudieri (C), Di Fiordo (C), Caggianelli (B), Maiorino (B)
Il Brindisi 1912 torna a vincere lontano dalle mura amiche. Lo fa a Campobasso, contro la maggiore delusione del campionato di seconda divisione, in una gara che ha visto buona volontà dei calciatori, qualche individualità degna di nota ma, soprattutto, grossi limiti tecnici e tattici che la dicono tutta sull'attuale livello della quarta serie del calcio italiano.
Nonostante tante carenze delle due compagini (pardon... probabilmente proprio per questa circostanza) è venuta fuori una gara divertente ed avvincente che non avrà mancato di generare qualche sporadica emozione nei tifosi di due società partite con ben altri programmi ma che si trovano a combattere per evitare la quart'ultima piazza del campionato di serie C più squallido degli ultimi 30 anni.
La gara.
Breve fase di studio ed il Brindisi è già in vantaggio: cross di Maiorino e Matarazzo, lasciato colpevolmente solo dalla retroguardia molisana, trova la zampata vincente al volo.
La fulminea marcatura degli ospiti condiziona tutta la gara. Il Campobasso preme a testa bassa ma mostra tutti i propri limiti di costruzione; il Brindisi non può chiedere di meglio: il modulo scelto da Rastelli (diga a centrocampo con Caggianelli prima punta ed il veloce tris composto da Maiorino, D'Avanzo e Matarazzo) sembra studiato ad hoc per una gara da giocare sulle ripartenze.
Questo canovaccio, con il Campobasso sistematicamente in possesso di palla e quasi sempre nella metà campo ospite, si svilupperà per tutta la gara. Ma i lupi hanno un grosso difetto che a Brindisi abbiamo conosciuto molto bene per buona parte di questo torneo: sviluppano molto gioco ma non riescono ad incidere sottoporta. Nei primi venti minuti ci provano Balistrieri, Cammarota, Todino ma è sempre il Brindisi a creare le occasioni più nitide diventando pericoloso ogni volta che attraversa il centrocampo. Maiorino ha la palla buona ma la spreca. Poi, al 25, viene atterrato in area di rigore e Conte non fallisce per il 2-0 biancazzurro.
Cosco incita i suoi ma il Campobasso si innervosisce e non riesce proprio a trasformare in azioni da rete la netta superiorità territoriale. A dire il vero, grosso merito va dato al centrocampo brindisino con Matarazzo, Maiorino e D'Avanzo sempre pronti a dare una mano agli ottimo Pollidori e Caraviglio ma anche all'abnegazione dell'intera linea difensiva, ben comandata dagli esperti Taurino e Conte.
Prima della conclusione del tempo il Campobasso, dopo aver sprecato tanto (con Monti, Balistrieri e Maglione), accorcia nell'unico modo in cui può segnare una squadra che litiga con la rete, ossia su calcio di rigore: è Balistrieri a segnare la marcatura del 2-1.
Il Brindisi, comunque, non si scompone e, prima del riposo, riporta a 2 le reti di distanza: punizione di Matarazzo e Maglione devia spiazzando Ascani.
Nel secondo tempo la falsariga del match rimane sempre la testa: Campobasso in avanti e Brindisi che si difende bene e cerca di pungere in contropiede. Prisco fa buona guardia ma nulla può su un'autentica prodezza di Balistrieri che su cross da calcio d'angolo viene lasciato libero di esprimersi in una rovesciata che si insacca alla sinistra del portiere biancazzurro.
La rete scatena i molisani mentre Rastelli si cautela inserendo Piro e Fruci per D'Avanzo e Matarazzo, spossati dal gran lavoro che sono costretti a fare per esigenze di squadra.
Il Brindisi limita le incursioni offensiva ma, con il passare del tempo scema anche il fervore dei padroni di casa, incapaci di impensierire Prisco e che - spiace dirlo per una squadra blasonata - oggi ha dimostrato il perchè della deficitaria situazione in classifica. Finisce 2-3 . Da segnalare l'esordio tra i professionisti del centravanti brindisino Sasà Scarcella. |