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Serie A: Cremona-Enel Brindisi=78-66

Basket » 06/02/2011

Serie A: Cremona-Enel Brindisi=78-66

Parziali: 20-12, 39-28, 54-45
Vanoli Cremona : Rowland 10, Zampolli n.e., Conti n.e., Sekulic 7, Formenti, D'Ercole 2, Perkovic 15, Milic 16, Antonelli, Foster 13, Zacchetti n.e., Drozdov 15 Coach: Mahoric
Enel Brindisi: Roberson 22, Maresca 5, Infante 5, Monroe 5, Gallea n.e., Pugi n.e., Dixon 8, Diawara 18, Giovacchini, Tourè 3. Coach: Bechi
Arbitri: Cerebuch, Seghetti, Aronne
Note: Tiri: Cremona 24/42 (57%) da due, 5/18 (28%) da tre, 15/19 (79%) liberi; Brindisi 16/33 (48%) da due, 4/20 (20%) da tre, 22/27 (81%) liberi; Rimbalzi: Cremona 34, Brindisi 28. Palle Rec/Per: Cremona 15/18, Brindisi 17/20

"Cremona-Brindisi: un importante scontro salvezza". I mezzi di informazione sono concordi nel considerare la partita tra pugliesi e lombardi come una gara di capitale importanza per la permanenza in Lega A, un match in cui vincere assume valore doppio.
Insomma è una di quelle battaglie che vanno giocate al meglio delle proprie possibilità, ma Brindisi, purtroppo, deve presentarsi ancora più monca del solito. Già penalizzata dalla "panchina corta", la New Basket è costretta a fare a meno del centro titolare Lang, fermato da una distorsione alla caviglia rimediata nell'allenamento di giovedì. Al suo posto, nei dieci iscritti a referto, torna Chris Monroe, l'uomo che avrebbe dovuto essere il faro di Brindisi ma che un serio infortunio ha reso "inservibile" alla causa per quasi tutto il girone di andata.
Lo startin' five scelto da Bechi è quello atteso (Dixon, Roberson, Diawara, Toure ed Infante). Mahoric risponde con Rowland, Foster, Milic, Perkovic e Drozdov.
Brindisi ha un avvio contratto e nervoso ed i padroni di casa ne approfittano assestando l'immediato break di 7-0. Come nelle più pessimistiche previsioni, i pugliesi avvertono tutto il peso dell'assenza di una delle rotelle più importanti dell'ingranaggio: Brindisi soffre sottocanestro (dove Infante e Tourè appaiono nettamente inferiori in dinamismo e potenza a Milic e Sekulic) e non riesce a esprimere schemi di gioco fluidi e consolidati (aumentando vertiginosamente il numero di palle perse rispetto ai precedenti incontri).
I biancazzurri, pur trovando la via del canestro con Dixon e Diawara, non riescono ad accorciare sensibilmente anche perchè Mahoric dimostra di aver azzeccato le contromisure alla potenza di fuoco di Tony Roberson. Soltanto dopo il secondo time-out chiamato da Bechi, con l'ingresso in campo di Maresca e con il cambio della difesa, gli ospiti hanno un sussulto portandosi a -4 e dimostrando a Cremona (e a se stessi) di poter dire la propria. Nelle fasi finali del periodo si rivede Monroe ma gli ultimi minuti sono appanaggio di Cremona che chiude il primo quarto sul 20-12.
Al rientro in campo Cremona sembra volare, raggiungendo un vantaggio a doppia cifra. Brindisi, comunque non demorde. Monroe, nonostante le precarie condizioni fisiche, prende per mano la squadra, e dimostra di avere le chiavi per innescare la classe di Diawara e Roberson. I tre, assieme a Maresca e Infante, mettono il lucchetto alla difesa, e Brindisi lentamente erode le distanza. Anche quando Monroe è costretto a sedere in panchina per rifiatare e per non forzare il ginocchio, l'inerzia del match continua a pendere dalla parte di Brindisi. L'Enel arriva a -4 (32-28) ma l'ultimo minuto è terribile: Cremona si riprende improvvisamente dalla piccola crisi e mette a segno due liberi di Rowland, la tripla di Drozdov ed un canestro di Foster, che le consentono di andare al riposo lungo sul 39-28.
La prima metà del terzo periodo vive di un break e di controbreak: parte Brindisi, con un 6-0 che le consente di ridurre le distanze fino al -5 (39-34). Risponde Cremona, con un pari 6-0 che la riporta ad 11 punti di vantaggio (45-34).
Le due squadre trovano grandi difficoltà ad esprimere un gioco che onori la prima serie del basket italiano. Ad essere magnanimi, potremmo imputare l'assenza dello spettacolo al predominio delle difese sugli attacchi ma Cremona e Brindisi realizzano con percentuali pessime (a pochi minuti dalla fine del terzo periodo, si tira da due con il 50% e dalla grande distanza intorno al 10%). In queste fasi c'è da segnalare il quarto fallo di Dixon ma, soprattutto, il lento ma inesorabile recupero di Brindisi. Spetta ad un ritrovato Diawara scoccare la bomba del -4 (49-45) ma negli ultimi 30'' Cremona - come nei precedenti mini-periodi - assesta un paio di canestri che le permettono di allungare fino al 54-45.
L'ultimo quarto parte sulle ali dell'equilibrio. Quando Brindisi offre sporadiche speranze di poter rientrare in partita, Cremona risponde e torna ad assumere vantaggi intorno ai dieci punti. Quando, a 6' dalla sirena finale Dixon commette il suo quinto fallo su un Rowland proiettato a canestro, decreta non solo la fine della sua gara ma, virtualmente, quella della sua squadra: il risultato è Brindisi senza il play titolare ed al massimo svantaggio di -13!.
I restanti minuti vivono nel tentativo di Brindisi di rientrare in partita. Monroe è stoico: soffre in difesa e distribuisce buoni palloni a Roberson e Diawara. Questi ultimi, dal canto loro, fanno ciò che possono in fase offensiva. Maresca tiene Drozdov ma Toure incappa in un'altra giornata nera (sono davvero troppe!). Giunge, inevitabile, la sconfitta: Vanoli Cremona batte Enel Brindisi 78-66.

Adesso la situazione si fa davvero dura. Ed è, quindi, necessario che i duri inizino ad assumere decisioni. Non bisogna più limitarsi a riflettere seriamente sul da farsi. Occorre prendere l'iniziativa per non dare l'impressione che non si stia facendo il possibile per salvare la serie A.
Anche oggi, con tutte le difficoltà del caso, Brindisi ha dimostrato che basterebbe poco per essere competitiva a buoni livelli.
I 15 giorni che separano dala prossima gara dovranno vedere Brindisi attiva sul mercato e pronta ad un rush finale che dovrà avere come obiettivo quello di restare in serie A. Sarebbe davvero un peccato disperdere gli sforzi profusi per arrivare ai massimi livelli.





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