Calcio » 28/12/2010
Brindisi 1912: anche i calciatori certificano la crisi
La crisi del Football Brindisi 1912 si acuisce sempre di più. E oggi si è aggiunto anche il tassello che mancava per certificare una gestione societaria a dir poco deficitaria. I calciatori hanno deciso di uscire allo scoperto comunicando ufficialmente tutto il loro disagio.
Lo hanno fatto con una conferenza stampa aperta a giornalisti e tifosi che si è tenuta all'esterno degli spogliatoi dello stadio Franco Fanuzzi perchè l'utilizzo della sala stampa dell'impianto di proprietà del Comune è stata negata dalla società.
Portavoce degli atleti è stato il capitano Roberto Taurino, figura storica del calcio brindisina.
I calciatori hanno voluto dire la loro sull'esposto presentato dal Presidente Galigani al termine della gara Brindisi-Vibonese, documento nel quale il massimo rappresentante della società biancazzurra balena il sospetto che i suoi calciatori abbiano compiuto un illecito sportivo. Un fatto, questo, che - per quanto è dato sapere - non ha precedenti nella storia del calcio italiano. I calciatori hanno riferito si non conoscere le motivazioni che hanno portato Galigani ad intraprendere questa linea ma, dal canto loro, sono sereni, si dichiarano estranei a qualsiasi presunto illecito e attendono i risultati dell'inchiesta con la coscienza pulita. Al termine della vicenda valuteranno l'opportunità di adire le vie legali a tutela della loro immagine.
I calciatori si sono detti rammaricati delle cattive prestazioni offerte nel corso della stagione ma hanno voluto mettere in evidenza, soprattutto, il delicato rapporto con la società
"E’ una situazione anomala - ammette Taurino -. In altre parti la crisi nasce perchè i dirigenti abbandonano la squadra, ma qui i dirigenti ci sono, sono contro di noi e non li vediamo da settimane.
I calciatori raccontano che alcuni di loro non sono mai stati pagati mentre gli altri hanno riscosso soltanto due emolumenti, quelli di Agosto e Settembre. Non solo. Diversi atleti hanno ricevuto il preavviso di sfratto e due di loro hanno dovuto lasciare l'appartamento e far rientrare mogli e figli nelle città di residenza. Alcuni giocatori, non potendo onorare l'affitto, hanno deciso di vivere in tre in una casa e pagare un solo fitto.
Nell'unico incontro avuto con il Presidente, Galigani ha riferito ai calciatori di essere impossibilitato a pagare ma che stava cercando soluzioni per venire fuori dalla crisi.
Soluzioni che fino ad oggi non sono arrivate e che in molti ritengono che non arriveranno mai. E le nubi sul futuro del calcio brindino continuano ad addensarsi senza lasciare intravedere la minima schiarita.
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