Calcio » 05/12/2010

2^ Div.: Brindisi 1912-Latina=0-1

Brindisi 1912: Marconato, Montella, Fruci, Cejas, Mottola (46' Lispi), Radi, Maiorino (50' Piro), Pizzolla, Ceccarelli, Faccini, Moscelli. A disp.: Prisco, Lispi, Pisa, Battisti, Gelfusa, Piro, Matarazzo. All. Rastelli
Latina: Martinuzzi, Gasperini, Toscano, Tortolano (87' Koné), Mariniello, Farina, Merito, Berardi, Polani, Giannusa, Martinez (80' Ricciardi). A disp.: Gaudino, Chiavaro, Ruiz, Tirelli, Mancosu. All.: Sanderra
Arbitro: Maresca (Napoli) assistito da Occhinegro (Roma 2) e Napolano (Napoli)
Reti: 34' Tortolano (rig)
Ammoniti: Fruci, Pizzolla, Montella, Gasperini, Toscano
Espulso: Montella per doppia ammonizione

Un Brindisi in crisi tecnica e societaria affronta la capolista Latina di Mister Sanderra, unica squadra imbattuta del girone.
Tra infortuni, squalifiche e atleti fuori rosa, Rastelli è costretto a schierare l'ennesima formazione inedita. In difesa, davanti a Marconato, vi sono Montella e Fruci sugli esterni, Radi e Mottola centrali; a centrocampo Cejas e Pizzolla stazionano al centro mentre Moscelli e Maiorino operano sulle fasce; in attacco, a far coppia con Ceccarelli è chiamato Francesco Faccini, classe 92, golden boy di casa.
La gara è subito godevole con le squadre che si affrontano a viso aperto. Nota stonata è la quantità di pubblico sugli spalti, certamente inadeguata sia per una città come Brindisi che per una sfida importante per un campionato professionistico.
Da sottolineare che dal centinaio di ultras che occupano la Curva Sud Michele Stasi partono cori "contro" istituzioni, forze dell'ordine e vecchia società. Praticamente manca solo la nuova società e poi il quadro sarebbe completo.
Sul campo il Brindisi appare poter tenere botta alla capolista anche se è dalle maglie bianche dei padroni di casa che partono le occasioni migliori del primo tempo: entrambe sono sui piedi di Polani ma il n.9 laziale spedisce sempre a lato. Il Brindisi ha un'occasione d'oro al 20' quando Maiorino liscia la conclusione da buona posizione e, sul prosieguo dell'azione Ceccarelli e Faccini non riescono a trovare la zampata vincente.
Nel Brindisi, comunque, cominciano a vedersi gli effetti della cura Rastelli: per la prima volta nella stagione l'allenatore del Brindisi può "provare" il modulo che l'anno scorso ha portato la Juve Stabia a dominare il campionato: un 4-4-2, con due punte che si completano, due esterni offensivi molto larghi e pronti e convergere, due esterni di difesa pronti alle sovrapposizioni e due centrali di centrocampo bravi in rottora e in costruzione.
Ma proprio nel miglior momento del Brindisi arriva la doccia fredda. Su un'azione senza pretese del Latina, Montella, in piena area di rigore, sbaglia il controllo e la sfera finisce sul braccio: è il 33' e l'arbitro assegna un giusto penalty che Tortolano trasforma con freddezza.
Il Brindisi reagisce con una fucilata su calcio punizione dai 40 metri di Radi che termina di poco a lato.
Il secondo tempo si apre con una sostituzione del Brindisi: dentro Lispi, fuori Mottola. Ma soprattutto si apre con la seconda ammonizione, e contestuale espulsione, di Montella.
Il Latina, con un uomo in più, gioca facile. Rastella cerca di cambiare il corso del match inserendo Piro al posto del deludente Maiorino. Una mossa riuscita perchè il n. 17 biancazzurro si rende subito artefice di un buon contropiede vanificato dall'egoismo fuori luogo di Ceccarelli e fino al triplice fischio, darà verve e qualità sulla fascia destra.
Il Latina va vicino alla seconda marcatura con un colpo di testa di Giannusa (fuori) e con un forte tiro di Merito, di poco a lato ma il Brindisi non è domo e, alzando il baricentro della squadra, tenta il tutto per tutto per pervenire al pareggio.
Nonostante l'inferiorità numerica e le condizioni del terreno di gioco che peggiora minuto dopo minuto, i biancazzurri si spingono in avanti e, per qualche minuto, assediano il Latina nella propria area di rigore senza, però, mai giungere alla conclusione pericolosa.
Il Brindisi gioca con la forza dei nervi e qualche volta si fa anche sopraffare dalla tensione, come accade per il presidente Galigani che si fa espellere dalla panchina dopo aver contestato una decisione arbitrale ed appplaudito sarcasticamente il Sign. Maresca.
Il Brindisi insiste fino alla fine ma si rende pericoloso solo con un calcio di punizione di Radi parato con difficoltà da Martinuzzi. Finisce dopo 5 minuti di recupero. Per il Brindisi si apre un'altra settimana di passione. Adesso sarà importante che tutti quanti gli attori del "presepe" Brindisi (tifosi, addetti ai lavori, società, città) costruiscano dalle macerie di una realtà che non può essere lasciata affondare senza colpo ferire.