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2^ div: Milazzo-Brindisi 1912=2-0

Calcio » 28/11/2010

2^ div: Milazzo-Brindisi 1912=2-0

Milazzo: Terracciano, Di Pasquale, Suriano, Bucolo, Maccarone, Lanzolla, Proietti, Suarino, D'Amico (69' Bica Badan), Lasagna (78' Iannelli), Quintoni. All. Venuto
Brindisi 1912: Marconato, Mottola, Radi, Battisti, Taurino, La Rosa, Piro (48' Alessandrì), Minopoli (63' Cejas), Maiorino, Pisa (27' Ceccarelli), Moscelli. All. Rastelli
Arbitro: Cifelli (Campobasso) assistito da Fascetti (Reggio Calabria) e (Ruggiarello (Trapani)
Reti: 18' Lasagna (rig), 57' D'Amico
Ammoniti: Battisti, Bucolo
Espulso: La Rosa al 50'

Chi pensava che la sosta avrebbe fatto bene al Brindisi 1912, è servito. Milazzo-Brindisi=2-0 e tutti a casa.
Il Brindisi non c'è proprio. A tre giornate dal termine del girone di andata e a sette giorni dalla sfida interna contro il Latina i biancazzurri non hanno assunto alcuna fisionomia di gioco e la mancanza di risultati sono sotto gli occhi di tutti. Un gol ed una vittoria in 7 partite (per giunta, i tre punti e la rete sono giunti grazie calcio di rigore realizzato in casa contro l'ultima in classifica).
Numeri alla mano è il fallimento di chi ha detto di venire a Brindisi per fare calcio ma che di calcio ne ha fatto vedere ben poco... Sta a squadra e società fare in modo che i brindisini seguano e si reinnamorino della maglia ma adesso che non ci si lamentasse più delle assenze al Fanuzzi e di tutte le altre disattenzioni.
Il tempo stringe e quella di quest'anno è - rendimento alla mano - il peggior Brindisi degli ultimi 10 anni. Basta questo o ci vuole altro per far capire che è ora di cambiare registro e, se non ci sono i mezzi per farlo, essere onesti con sè stessi e gli altri e manifestarlo apertamente?

La gara:
E' un Brindisi ancora una volta rivoluzionato quello che scende sull'erbetta del “Grotta Polifemo” di Milazzo nel giorno della "prima assoluta" nei professionisti per l'impianto siciliano.
Rastelli ripropone la difesa di quindici giorni prima (Mottola, Taurino, La Rosa e Radi) ma disegna un 4-4-2 con Pisa e Piro sugli esteerni di centrocampo e Minopoli e Battisti centrali. In attacco spazio a Moscelli e Maiorino. Fuori quindi "bomber" Ceccarelli, Alessandrì ed il rientrante Cejas.
Anche il Milazzo di Mr. Venuto sconta diverse assenze rispetto la sfortunata gara di Aversa. Torna però Bucolo (scontate le quattro giornate di squalifica) e Suarino, mentre Ricciardo, assente di lungo corso per un guaio alla caviglia, si accomoda in panchina.
In avvio vince la paura. Milazzo e Brindisi non affondano e la gara si gioca prevalentemente a centrocampo. Il primo affondo è di marca biancazzurra: al 10' lungo lancio di Minopoli, preciso stop di Moscelli che tenta il pallonetto facendo terminare la sfera sulla parte alta della rete.
Il Milazzo non forza più di tanto ma al primo ingresso in area di rigore guadagna un penalty a causa di una dubbia infrazione di Larosa: è il 18' e per Lasagna è un gioco da ragazzi spiazzare Marconato regalando il vantaggio ai rossoazzurri di casa.
La reazione del Brindisi è inconsistente, così come l'attacco ed il supporto che dovrebbero offrire gli esterni di centrocampo. Battisti e Minopoli si dannano l'anima e cercano di dare linfa ad un gruppo che appare vuoto di energie e qualità. Assieme a Taurino e Radi, Minopoli e Battisti sono gli unici a dimostrare di avere le doti, la mentalità e la professionalità proprie di certe categorie, ma scontano una condizione ancora precaria per colpa della miopia e dell'autolesionismo di chi li ha voluti tenere completamente ai margini degli allenamenti nei primi tre mesi di stagione.
I quattro uomini appena citati (e sottolineamo la parola uomini) sono tra i pochi che vanno tutelati da chi pensa e vuole fare in modo che il calcio a Brindisi non rischi mai di diventare un business senza anima creato senza l'indispensabile senso di rispetto per persone, città e spirito sportivo.
Ma torniamo alla gara. Al 27' Rastelli toglie Pisa e ridà fiducia a Ceccarelli ma il Brindisi non punge. Ad arrivare più vicino alla rete è, invece, il Milazzo con un colpo di testa di D'Amico su cui Marconato si lancia in una pregevole parata in tuffo.
Prima della fine del periodo Terraciano è impensierito solo da un tiro da fuori di Maiorino. Indubbiamente troppo poco per un gruppo di persone che porta in giro per l'Italia la V sul petto.
Nel secondo tempo Rastelli, avvertendo anch'egli che la sua sqaudra risente fortemente dell'assenza di un uomo che può agire, anche sporadicamente, nella classica posizione di "trequartista", tira fuori Piro e inserisce Alessandrì. Ma nella pausa sostituzione La Rosa si fa beccare mentre sferra una gomitata all'avversario. Espulsione e Brindisi in 10 per tutti i restanti 40'.
E come se non bastasse dopo pochi minuti dopo arriva il raddoppio dei padroni di casa: traversone di Quintoni, difesa a tre poco supportata e D'Amico si fa trovare pronto per la deviazione sotto rete.
Giusto per non farsi mancare alcun demerito, il Brindisi non accenna alla minima reazione. L'ingresso di Cejas fa saltare ogni schema di gioco (ove ve ne fosse "riuscito" uno). Il risultato è che in tutto il secondo tempo il Brindisi non tira mai in porta e va vicino al gol solo con un liscio di Ceccarelli contrastato dall'avversario a due passi dalla linea di porta.
I calciatori del Milazzo non fanno molto di più, ma loro non erano tenuti a recuperare un risultato di svantaggio.
Finisce 2-0.

Per terminare - una cosa a cui la redazione di Brundisium.net, tiene particolarmente a cuore. E' un qualcosa di molto più importante di una partita di calcio. Ieri si è spento Nicola Convertino, 55 anni, tifoso biancazzurro. Alla famiglia e, soprattutto a Francesco, vanno le nostre più sentite condoglianze.





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