Calcio » 03/10/2010

2^ div.: Matera-Brindisi 1912=2-0

Matera: Lorello, Calà, Villagatti, Malquori, Di Fusco, Provenzano, Logrieco, Stella (67' Capolei), Del Sorbo, Alassani (77' Losicco), Ancora. A disp.: All. Cadegrari
Brindisi 1912: Marconato, Coduti, Fruci (34' Mottola), Cejas, Lispi, La Rosa, Piro (71' Di Matteo), Pizzolla, Ceccarelli, Alessandrì (52' Maiorino), Moscelli. A disp.: Prisco, Pisa, Manoni, Gelfusa. All. Florimbj
Arbitro: Borriello (Mantova) assistito da Curatolo (Napoli) e Amato (Castellammare di Stabia)
Reti: 25' Ancora (rig), 58' Logrieco (rig)
Ammoniti: Piro, Marconato, La Rosa, Moscelli
Espulso: Moscelli al 73'

Due rigori (il secondo dei quali indubbiamente cervellotico) condannano il Brindisi 1912 alla prima sconfitta stagionale. La partita del XX Settembre di Matera è pesantemente condizionata dai penalty concessi, uno per tempo, dall’arbitro Borriello di Mantova (figlio d’arte di Gennaro, uno dei migliori arbitri degli anni ’90, ed attualmente vicedesignatore degli arbitri di serie A).
In ogni caso il Matera non ha demeritato il successo, mettendo in difficoltà un Brindisi che, nonostante l’esperienza e la classe di alcuni uomini, difetta in personalità e palesa limiti evidenti nell’imporre il proprio gioco.
A Cadregari è bastata una semplice mossa per mettere in difficoltà la capolista: arretrare leggermente le due punte esterne per far entrare in crisi i due giovani difensori di fascia di Florimbj e conquistare il centrocampo dettando i ritmi di gioco. Logrieco e Ancora hanno rappresentato due spine nel fianco della formazione ospite. Dal canto suo il Brindisi ha sprecato l’occasione di mettere un sigillo importante alla gara mancando la rete tra il 18' ed il 20' del primo tempo, nelle tre occasioni d’oro create negli unici due minuti di sbandamento della squadra lucana.

La cronaca:
L'infortunio di capitan Taurino costringe Florimbj a modificare ancora il suo duttile 4-4-2. Davanti a Marconato, la fascia difensiva è composta da Coduti, Lispi, La Rosa e Fruci, a centrocampo operano Pizzolla e Cejas, sugli esterni Alessandrì e Piro, in attacco Ceccarelli avanzato e Moscelli nel ruolo di seconda punta. Il Matera di Cadregari mette in campo il 4-3-2-1 composto da Lorello in porta; Calà, Villagatti, Malquori e Di Fusco dalla destra alla sinistra della difesa; Logrieco, Provenzano e Stella a centrocampo; Alassani e Ancora larghi sulle ali a supporto della punta centrale Del Sorbo. La gara osserva una partenza abbastanza scialba. Il Brindisi appare timido e troppo guardingo e nei primi 15' ha gioco facile la squadra di casa che tenta di impegnare Marconato ma difetta in fase conclusiva.
Il Brindisi, come nelle gare precedenti, studia gli avversari e viene fuori all'improvviso. Tra il 18' ed il 20' i biancazzurri ospiti si fanno pericolosi in tre circostanze: prima con un gran tiro dai 20 metri di Alessandrì respinto con difficoltà da Lorello; poi con Ceccarelli che cerca la battuta al volo su un lancio da 20 metri di Piro; infine con Lispi che da ottima posizione vede il suo colpo di testa terminare alto a Lorello battuto.
Dopo la sfuriata degli avversari il Matera, spinto da una buona cornice di pubblico, reagisce con orgoglio: Logrieco supera in dribbling tre avversari e scocca un fortissimo destro che Marconato devia in angolo. Ed è proprio sull'azione che al Brindisi viene comminato l'ennessimo rigore stagionale (il quarto a sfavore). E' il 25' e dal dischetto Ancora infila Marconato con un destro angolatissimo.
Al 34' Florimbj deve fare a meno di Fruci che risente del recente infortunio e mette in campo Mottola.
L'ultimo quarto d'ora prima del rientro dagli spogliatoi è di marca brindisina: Cejas e Pizzolla recuperano palloni e cercano di ispirare la manovra offensiva ma sulla lavagna dei tiri in porta trovano posto soltanto le conclusioni velleitarie di Moscelli, Cejas e Piro.
Il secondo tempo si apre con due conclusioni da lontano di Piro e Cejas che terminano abbonantemente fuori dallo specchio della porta. I padroni di casa reagiscono con una bella azione del bravo Logrieco che dopo un dribbling lascia partire un tiro fortissimo che si spegne poco fuori dalla porta difesa da Marconato.
Florimbj corre ai riparti e tenta di rinforzare l'attacco inserendo Maiorino al posto di Alessandrì, lasciato avulso dalla manovra offensiva.
Al 12' l'azione che decide il match: è una vistosa svista arbitrale. Dopo una parata senza problemi, Marconato viene ostacolato da Del Sorbo mentre si accinge a rilanciare il gioco. Il portiere brindisino cerca di divincolarsi dall'ostruzione e Del Sorbo cade a terra. E' si vero che Marconato tiene alto il gomito ma l'azione scorretta appare essere quella del n.9 materano che si muove in orizzontale per cercare l'impatto con l'estremo difensore. Borriello di Mantova, invece di punire la condotta ostruzionistica dell'attaccante, assegna un rigore a dir poco demenziale ed ammonisce Marconato. Decisione doppiamente sbagliata perchè, se si ritiene doloso l'intevento del portiere, l'arbitro, a termine di regolamento, avrebbe dovuto tirar fuori il cartellino rosso. Le veementi proteste dei calciatori biancazzurri sono vane e Logrieco trasforma il penalty per il 2-0 lucano.
Come se non bastasse, dopo l'ingresso in campo della punta Di Matteo, l'arbitro Borriello, dopo aver comminato diverse ammonizioni ed lo "strano" rigore ne fa un'altra delle sue ed espelle Moscelli, reo - probabilmente - di aver protestato dopo un'ammonizione subita per un "molto" presunto fallo di reazione.
Negli ultimi minuti, a risultato deciso, si gioca solo per onore di firma. Il Brindisi tenta si sorprendere Lorello con le conclusioni da fuori area di Cejas, Maiorino e Ceccarelli e con un tiro debole dello stesso Ceccarelli ma è il Matera a sfiorare la rete con Ancora (che spara alto da buona posizione) e Logrieco (il cui tiro da centrocampo si spegne poco alto sulla traversa).
Termina 2-0 dopo tre minuti di recupero, con i calciatori brindisini che rientrano negli spogliatoi in preda ad evidente nervosismo. Adesso bisognerà ritrovare la tranquillità per ripartire, anche se riteniamo che quanto compiuto oggi da un arbitro che risponde al cognome di Borriello possa essere sintomatico di una tendenza che era apparsa evidente già nelle prime gare di campionato.

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