Rugby » 10/02/2010
C1: Nafta Brindisi-Amatori Taranto=20-14
La Nafta Brindisi vince il big match contro l’Amatori Taranto, e si porta al terzo posto solitario in classifica, a 6 punti dal Bari, nuova capolista del campionato di serie C. Una vittoria che riscatta la beffa dell’andata, quando la Nafta perse di stretta misura dopo aver condotto per quasi tutta la partita. L’inizio del match è scioccante per la formazione adriatica. Neanche due minuti e Taranto è già in meta, grazie ad una prepotente azione di sfondamento degli avanti. La risposta della Nafta è veemente, e dopo 2 minuti c’è già il pareggio. L’azione è tambureggiante, la palla esce velocemente dalla ruck e arriva a Pinca, placcato irregolarmente nei pressi della linea di meta. Il direttore di gara fuga ogni dubbio assegnando la meta tecnica. La trasformazione centra i pali e le due squadre ritornano in parità sul 7 a 7. La pressione dei padroni di casa non accenna a scemare, e al 11° minuto Brindisi passa in vantaggio, grazie ad un drop di Pinca, liberato in posizione favorevole da un’azione insistita nella 22 avversaria. Neanche 5 minuti e il vantaggio potrebbe aumentare, perché un’azione scorretta in fase difensiva porta all’ammonizione di un giocatore rossoblù e ad una punizione da posizione favorevole in favore della Nafta. Il tentativo di realizzazione non ha purtroppo buon esito. La gara è intensa e vibrante, con contatti duri e molto fisici. Uno scambio di battute non proprio amichevoli lascia entrambe le squadre in 14, e da questa situazione è il Brindisi a trarne maggior profitto, realizzando la seconda meta. La meta è frutto della grande pressione offensiva dei biancoazzurri, che provoca un calcio di liberazione sbagliato dal Taranto. La palla è raccolta da Tarì che si infila nella difesa sguarnita e schiaccia l’ovale in meta. La trasformazione non centra i pali, e il risultato rimane sul 15 a 7. Brindisi non si ferma e continua a spingere alla ricerca della terza realizzazione, ma l’azione è meno convinta che in precedenza, e così la prima frazione termina senza ulteriori emozioni. La seconda frazione si apre con un’altra ammonizione nelle fila taratine, la terza del match. Nonostante questo gli ospiti provano una timida reazione che non porta però grandi frutti, mentre il Brindisi dall’altro lato del campo continua a fare molto male. È il 57° minuto e Brindisi ruba una touche sui 15 metri avversari, la palla finisce a Rubino che si insinua tra le fitte maglie dei giocatori rossoblu e, tra lo stupore generale, sigla la terza meta brindisina. Difficile capire come sia riuscito a passare in mezzo a quel groviglio di corpi. La trasformazione tentata da Mangione è buona, ma sfortunatamente centra in pieno il palo. Il punteggio rimane comunque sul 20 a 7, un vantaggio abbastanza rassicurante. A questo punto c’è la possibilità di realizzare la quarta meta e guadagnare il relativo punto di bonus. Il pubblico se ne accorge e inizia ad incitare ancora di più i giocatori in campo. Purtroppo, dopo 5 minuti, invece della quarta meta biancoazzurra arriva la seconda del Taranto. La Nafta si dimentica per un istante che in campo si sta disputando una partita di rugby e, difendendo in maniera abbastanza discutibile, lascia passare indisturbato un giocatore tarantino, tranquillamente in meta al centro dei pali. La trasformazione fissa il punteggio sul 20 a 14 e riapre una partita ormai in pieno controllo dei padroni di casa. Mancano 20 minuti alla conclusione del match, e il Taranto comincia a credere nella rimonta. Brindisi indietreggia, frenata forse più dalle proprie paure che da una reale pressione dell’avversario. Le ultime fasi di gioco scorrono lentamente, con la Nafta che riesce a ribaltare raramente l’azione, mentre Taranto si avvicina più volte pericolosamente alla linea di meta. Ma la diga biancozzurra, sebbene in inferiorità numerica per l’ammonizione di Fontò, regge anche all’ultimo assalto, e la Nafta conquista così un’importantissima vittoria in chiave playoff.
Una vittoria, conquistata con merito contro la prima in classifica, che ha messo in luce molte luci e qualche ombra. Ottima la prestazione dei padroni di casa, costantemente in attacco e abilissimi a mettere pressione agli avversari e a sfruttarne in maniera efficace gli errori. Buona la prestazione della squadra nel suo complesso, con la mischia che si è disimpegnata nel solito modo egregio, e i trequarti che hanno sfoderato una prestazione molto solida. Le ombre sono rappresentate da una certa tendenza, palesata già in precedenza, a complicare le cose. La seconda meta del Taranto, frutto di una dormita colossale, è un errore difficilmente spiegabile, soprattutto se commesso da una squadra in pieno controllo del match. Così come destano qualche perplessità gli ultimi venti minuti dell’incontro, con la squadra rintanata all’indietro e incapace di allentare la pressione ospite. Ma questi sono dettagli secondari, l’importante è l’ottima prestazione messa in mostra contro un avversario ostico, che permette di conquistare la terza vittoria consecutiva e di proseguire nel cammino di avvicinamento verso la vetta.
Vincenzo De Bonis
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