Calcio » 13/12/2009

2^ divisione: Manfredonia-Brindisi 1912=1-0

17^ giornata: risultati e classifica

Brindisi 1912: Petrocco, Idda, Pasqualini, Piccinni (58' Siclari), Taurino, Trinchera (63' Maulella), Fiore, Battisti, Da Silva, Pizzolla (79' Alessandrì), Albadoro. A disp.: Ferrante, Suriano, Minopoli. All.Silva.
Manfredonia: Fortunato, Di Pasquale, Sabatino, Pirrone, Nossa, Carrieri, Mignogna (46' Arigò), Vitiello, Napoli (46' Marchano), Arcuri, Luppi (85' Napolitano). A disp: Gervasio, Pisa, Moro, Napolitano, Di Toro. All. Bucaro
Arbitro: Ripa di Nocera Inferiore
Assistenti: Battista e Morelli di Barletta.
Marcatori: 50' Arigò
Ammoniti: Sabatino, Fiore
Note: recupero: 1', 4'

Il Brindisi 1912 perde a Manfredonia l'ultimo incontro del girone d'andata mostrando tutti i suoi limiti in trasferta. Probabilmente il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto atteso che i biancazzurri di casa sono andati in rete sul loro unico tiro nello specchio della porta ma il Brindisi ha il demerito di non aver saputo trovare gli spiragli giusti per violare la rete difesa dall'ex fasanese Fortunato.
Senza Panarelli e Moscelli (squalificati) Silva da fiducia ai giovani Idda ed Albadoro per un undici che scende in campo così: Petrocco in porta, Idda, Taurino, Trinchera e Pasqualini in difesa, Fiore, Battisti, Pizzolla e Piccinni a centrocampo, Albadoro e Da Silva in difesa. Mancini, sulla panchina del Manfredonia al posto di Bucaro, rinuncia ad Arigò e schiera in attacco la coppia Napoli, Luppi, con Mignogna molto avanzato sulla fascia sinistra.
Nel primo tempo, dopo una breve fase di studio, è il Manfredonia che prende le redini delle operazioni agevolato da un Brindisi in cui le distanze tra centrocampo e attacco non sono quasi mai quelle ottimali considerato che nessuno dei centrocampisti del Brindisi eccelle nelle qualità di impostazione del gioco.
I dauni, però, non riescono mai a rendersi pericolosi dalle parti di Petrocco anche perchè Battisti, Pizzolla e Piccinni operano un'ottima diga a supporto di una difesa dove spiccano per attenzione e qualità le individualità di Taurino e Trinchera. Qualche difficoltà sulla fascia sinistra dove Pasqualini si trova ad affrontare un dinamico Mignogna che spesso e volentieri cerca di accentrarsi per cercare la conclusione da fuori.
Nella seconda parte della frazione il Brindisi viene fuori, soprattutto grazie alla buona prestazione di Albadoro, eccellente nel trovare la posizione giusta per ricevere i palloni dei centrocampisti, e prontissimo a girarsi per puntare gli avversari. Proprio da Albadoro partono le due insidie maggiori della prima frazione, dapprima su un calcio di punizione diretto che si spegne a poca distanza dal palo destro della porta difesa da Fortunato, poi con un tiro da fuori area che il portiere garganico blocca a terra.
Nell'ultima fase il Brindisi potrebbe sbloccare il punteggio con Trinchera che, libero in area di rigore, non trova il tempo giusto per la battuta e con Da Silva, ottimamente pescato da Piccinni, ma fermato per un fuorigioco apparso dubbio.
In avvio di ripresa il Manfredonia manda in campo Arigò per Mignogna e l'ex Messina si fa subito notare con l'azione che deciderà l'incontro: al 5' opera una percussione centrale in serpentina che gli consente di superare tre giocatori ospiti e con un tiro forte batte Petrocco in uscita.
Il Brindisi accusa il colpo e Luppi per due volte ha la palla per il raddoppio ma sciupa entrambe le occasioni.
Silva corre ai ripari e al 58' butta nella mischia Siclari al posto di Piccinni. Il Brindisi si riorganizza allargando il gioco e cercando di sfruttare le fasce dove Siclari e Fiore, ben supportati da Pasqualini e Idda, cercano di sfruttare i cross per le punte.
Proprio dalle fasce, soprattutto su quella destra dove operano Pasqualini e Siclari, arrivano i pericoli per il Manfredonia. Al 61' Da Silva, dopo una bella azione di Siclari, si trova tra i piedi la palla per il pareggio: è un rigore in movimento ma il brasiliano spedisce alto sulla traversa. Il Brindisi (con Maulella al posto dell'infortunato Trinchera) insiste e mette alle corde i padroni di casa ma la supremazia territoriale non si trasforma in azioni da rete. Al 75' ci prova Fiore che dopo un dribbling stretto in area, tira debolmente e trova Fortunato pronto alla parata.
Al 79' Alessandrì prende il posto di Pizzolla ma il furetto ex Gela non incide. La gara continua sulla stessa falsariga con il Brindisi proteso in avanti ed il Manfredonia che si difende a denti stretti e che, avvantaggiato dalla stanchezza che minuto dopo minuto attanaglia i calciatori di Silva, tenta qualche sortita in attacco. Ma la rete del pareggio non arriva per la delusione dei 150 supportes ospiti giunti a Manfredonia e per la gioia dei tifosi di casa felici di aver battuto la squadra pugliese che, alla vigilia del torneo, appariva la più attrezzata del lotto.