14/01/2013
Radi@zioni/N.R.G.: Il disco della settimana. Playlist 2012
PLAYLIST 2012 – DISCO della SETTIMANA RADI@zioni/N.R.G.
Ecco le migliori uscite discografiche del 2012 secondo RADI@zioni/NRG (l’ordine è puramente casuale!)
MARK LANEGAN BAND “Blues Funeral” (4AD, 2012) – www.marklanegan.com
Abbiamo tutti un blues da piangere! “Blues Funeral” mantiene le promesse contenute nel titolo mettendo in scena un disco attraversato in lungo e in largo da autostrade di suoni moderni e inaspettati fiumi di elettronica. Il funerale del blues viene celebrato subito, all’inizio del viaggio: il becchino ha infatti la sua canzone! “The Gravedigger’s Song” è il manifesto del nuovo corso di Lanegan; un brano intenso, una cavalcata dal ritmo sostenuto tra le ombre della notte, sospinta da un vento elettronico e da chitarre rugginose. (RinoDeCesare)
PONTIAK “Echo Ono” (Thrill Jockey, 2012) – www.pontiak.net
in volo verso lande cosmiche e psichedeliche applicando tecnologia vintage e sfuriate ad altissimo volume. Secco, teso, vibrante, pronto a spiccare il volo verso lande cosmiche e psichedeliche: questo in sunto l’operato del trio americano giunto al proprio zenith creativo in virtù di una capacità oggigiorno sempre più rara. Essere, cioè, in grado di “misurare” il proprio lavoro, soppesarlo senza appesantirlo in distanze insopportabili, mostrare potenza senza per forza essere ridondanti o parossistici, trovare infine il giusto equilibrio tra le anime che accendono i tre fratelli Carney sin dagli esordi. In poche parole: pesantezze hard, matrice stoner, influenze desert-rock & americana, velleità psycho-cosmiche. In “Echo Ono” tutto questo si ritrova in un invidiabile equilibrio. (RinoDeCesare)
JACK WHITE “Blunderbuss” (Third Man Records, 2012) – www.jackwhiteiii.com
Buona la prima! Questo è un disco che non sarebbe mai nato, se Jack White non vivesse a Nashville. Lo ha detto lui stesso. Se avete dubbi, ascoltate "I guess I should go to sleep" e poi ne riparliamo. "Blunderbuss" apre una strada diversa, fuori dal tratto seguito finora con White Stripes, Raconteurs e Dead Weather. È più che mai un omaggio ad un epoca che è stata e non sarà più, ma è stato fatto con attenzione quasi filologica alle "fonti" e con grande passione. Non è solo un disco di revival, è qualcosa di più. Musica che Mr.White e pochi altri oggi si possono permettere di fare. (RinoDeCesare)
IL TEATRO DEGLI ORRORI “Il Mondo Nuovo” (La Tempesta / Universal, 2012) – www.ilteatrodegliorrori.com
16 storie di migrazione... verso un mondo nuovo! Dal 2007 ad oggi Il Teatro Degli Orrori è riuscito dove poche altre rock band nazionali sono riuscite in tempi recenti. Partiti come un’evoluzione musicale degli One Dimensional Man (tornati in pista sempre nel 2012 per ricordarci di non essere mai morti), il TDO, con due strepitosi album di noise-rock nerissimo, la voce (e la lingua) onesta e rovente di un leader tanto puro quanto mefistofelico, e migliaia di palchi calcati sempre col medesimo impeto, sono riusciti a diventare una delle più importanti formazioni rock tricolori. (CamilloFasulo)
ARJEN ANTHONY LUCASSEN “Lost In The New Real” (Inside Out, 2012) – www.arjenlucassen.com
Una nuova fantascientifica avventura! Musicalmente la nuova produzione di Lucassen si discosta molto dagli ultimi “Guilt Machine” e “Star One”, ma anche dai vecchi progetti Ayreon e Ambeon, l’heavy metal è infatti quasi sparito a favore di un prog/folk rock molto soft, anche se le atmosfere spaziali sono e restano quelle che da sempre contraddistinguono l’artista olandese. All’interno di “Lost In The New Real” troviamo pezzi articolati, dalla vena progressiva, ma anche brani disimpegnati dal gusto melodic-pop senza dimenticare frangenti più intimi e rilassati. Non sarà certo il disco più stupefacente della sua carriera ma, se non altro, l’ennesima manifestazione di creatività, a dimostrazione che fuoriclasse si nasce e non si diventa… (CamilloFasulo)
RUSH “Clockwork Angels” (Roadrunner, 2012) - www.rush.com
L’orologio alchemico batte le 21 e 12... aprite il cuore al cantico degli Angeli Meccanici! Un concept album: materia rischiosa, obsoleta, polverosa, faticosa, che comunque vada regalerà grandi soddisfazioni ai suoi autori, ma non soltanto a loro! Un album che riporta il trio canadese dalle parti di dove tutto ebbe inizio: "2112", la space story che li rese celebri quasi quarant'anni fa, quando l'hard rock zeppeliniano decise di legarsi sempre più con gli ultimi spasmi di un prog di stampo yessiano, dando così il “La” a un genere. E oggi? Oggi Lee, Lifeson e Peart si sentono forti, decisi, ispirati, impegnati, energici… si sentono giovani & furiosi! (CamilloFasulo)
RIVAL SONS “Head Down” (Century Media/EMI/Earache, 2012) – www.rivalsons.com
Un lungo incantesimo in musica! “Head Down” non è solo la conferma di una grande band, formata da straordinari interpreti, è anche un lungo incantesimo in musica, uno di quei rari dischi capaci di infrangere le barriere del tempo, lasciando dietro di sé la sensazione che tutto sia rinato, che tutto sia ancora possibile, e che nuovi sentieri attendano ancora di essere percorsi in una musica che sembrava persa negli anni e mai più riproducibile. Non è solo revival, non è solo retro rock. Non fate il tremendo errore di ridurlo a mero manierismo, perché i Rival Sons sono oggi una band strepitosa che vale come un prezioso gioiello antico. (CamilloFasulo)
CALEXICO “Algiers” (City Slang, 2012) – www.casadecalexico.com
un’opera affascinante, commovente e a tratti drammatica! “Algiers” è uno dei dischi più belli dei Calexico, considerando lo standard medio dei loro ultimi lavori. È un’opera affascinante e commovente, a tratti drammatica, che senza grossi scossoni evolutivi, ripropone il loro stile e la loro capacità assoluta di coinvolgimento. Ritroviamo in esso tutte le dinamiche della loro musica che passa agilmente dal country al jazz e dal latino a reminiscenze morriconiane. Dalle polverose strade del deserto dell’Arizona i Calexico hanno saputo in un paio di lustri affermarsi a livello internazionale grazie anche a grandi collaborazioni ma, soprattutto, alla poliedrica creatività dei due leader Burns & Convertino. (CamilloFasulo)
DEAD CAN DANCE “Anastasis” (Pias, 2012) - www.deadcandance.com
La magnifica "resurrezione"! Sedici anni di silenzio discografico, per un gruppo “pop”, equivalevano, un tempo, a un esilio senza ritorno. Non oggi, che l'assenza prolungata è diventata un plusvalore su cui giocarsi il ritorno sulle scene trasformandolo in “evento”. Tanto più se si tratta di un marchio esoterico come quello dei Dead Can Dance, già di per sé estraneo alle logiche della musica di consumo e dello sfruttamento intensivo. Certo, DCD non sono più avventurosi e inquietanti come ai tempi dei primissimi dischi per la 4AD, ma la loro proposta continua ad essere un magnete irresistibile per le nostre orecchie. (CamilloFasulo)
TAME IMPALA “Lonerism” (Modular / Audioglobe, 2012) – www.tameimpala.com
dall'Australia, una band in ottima forma e in piena fase creativa Dopo la rivelazione di “Innerspeaker”, che nel 2010 fece fare ai Tame Impala un balzo in avanti non da poco, ecco che, a due anni di distanza, Kevin Parker e soci provano a fare l'ennesimo colpaccio con il nuovo “Lonerism”. Siamo sempre in casa Modular, siamo sempre sulle frequenze in sixties style, come siamo sempre dalle parti di un guitar-pop psichedelico, espanso e fuzzoso. Prodotto da un grande dell'ambiente, quel David Friedmann legato ai nomi di Flaming Lips e Mercury Rev, “Lonerism” non cambia molto, in termini di sound, rispetto al precedente lavoro, né metterà alla prova gli affezionati con novità e stravolgimenti vari. Nonostante i riferimenti siano i soliti (dei Beatles in fase acida che duellano con i Cream, ascoltate a proposito “Mind Mis-chief”), l'attualità della loro proposta è garantita dalla freschezza pop con cui affrontano la loro inesauribile verve psichedelica. (CamilloFasulo)
(a cura di Camillo “RADI@zioni” Fasulo)
“RADI@zioni/NRG, l’appuntamento con la Next Rock Generation” è un programma in onda tutti i lunedì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” (www.ciccioriccio.it) di Brindisi.
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