15/02/2012
La moda Russa guarda Brindisi
Il suo nome non è nuovo alle cronache locali e ai buon gustai di moda e passerelle. Questa volta, però, Alessandro D’Amico non sarà nominato soltanto a Brindisi: la sua fama arriverà in Russia grazie ad una splendida vetrina, “Lecce fashion Weekend”, che gli ha concesso l’opportunità di contatti con buyers prestigiosi rappresentanti di importantissime realtà commerciali europee ed extra.
Si vocifera ma non si fanno nomi. Non è dato sapere quali splendide vetrine in quel di Milano e in Russia potranno mostrare i capi firmati dal nostro Alessandro. I contatti sono “freschi”, ci dice lui stesso, e “a breve un viaggio a Milano chiarirà il rapporto commerciale tra l’azienda e i compratori”. Quel che è certo è che i capi del giovane brindisino non sono passati inosservati nonostante i timori alla sua prima uscita in questa splendida manifestazione. Una “mini capsula” - nel gergo tecnico - rappresentativa di una collezione tutta al femminile che avrebbe incantato un buyer russo, quella di D’Amico. I suoi capi concedono alla donna – non a caso “Mulier Collection” – una esasperazione delle forme che risponde perfettamente all’esasperazione dello stile di vita contemporaneo. La stoffa usata per il sottogonna dell’abito da sposa è diventata materiale per la realizzazione di una originalissima camicia di una donna che si muove delicata e decisa, in passerella come ogni giorno nel ring della vita.
A Lecce, il 4 e il 5 febbraio scorsi, sono stati sedici i giovani talenti pugliese a mostrare le loro creazioni di fronte allo sguardo attento e desideroso di compratori e appassionati. Un vero trampolino di lancio il weekend: nomi del calibro di Cristel Carrisi e Rossorame, ormai protagonista nel mondo internazionale della moda e presenza fissa nello store “D & G” di via della Spiga a Milano, hanno partecipato all’evento accanto ad un coraggioso Alessandro D’Amico. Di coraggio, infatti, ne ha da vendere lui che a Brindisi ci è nato e ci è tornato dopo un percorso di studi che lo ha visto formarsi come uomo e come stilista nella Capitale, per creare la sua azienda e coinvolgere nel suo sogno e con la sua passione l’intera famiglia.
Il capello resta morbido e fisso di lato, da chiedersi come faccia a sopportare il nostro maestrale senza scomporsi. Una barba volutamente trascurata, accorciata due giorni fa. Alto, look che non passa inosservato, bretelle e cappello sono immancabili. Ha vissuto tanto nella sua giovane età e tanto ancora ha da vivere con la sua irrefrenabile voglia di fare.
“Facciamo finta di non conoscerci” - gli chiedo – “presentati!”. “Alessandro D’Amico” – risponde scoppiando a ridere per telefono. È influenzato e la cornetta nasconde lo sguardo. Pausa di riflessione, qualche secondo e continua. “Non sono lo stilista brindisino; quando mi appellano così non lo sopporto!”. Come altro definirlo un ragazzo di appena 25 anni che cavalca l’onda del successo portando in giro per il mondo la sua passione per la moda e la sua brindisinità? Non rinnega le sue radici D’Amico, anzi: “Non voglio che l’appellativo ‘brindisino’ venga visto come riduttivo, cioè provinciale, chiuso. Sono uno stilista”. È deciso mentre racconta di sé. Le sue idee sono chiare e così anche la voglia di lavorare e di affermare la sua professione.
“Brindisi sta morendo”, dice, “e questo mi dispiace tremendamente”. E il coraggio e l’orgoglio emergono chiaramente quando rimarca con voce ferma che la sua azienda, nonostante la crisi del settore, resterà a Brindisi. Alessandro, infatti, non ha alcuna intenzione di cancellare quanto costruito con lo sforzo e i sacrifici, economici e non solo. “La vetrina donna sarà venduta fuori dalla nostra città", continua, “ma l’azienda resta qui. Apriremo uno show room per sposa e cerimonia”. “I brindisini non sono bravi a far crescere la loro città quanto la provincia” conclude. Peccato che i suoi capi debbano vendersi altrove e non a Brindisi. Solito destino, nemo profeta in patria. Lui che l’appellativo brindisino non lo sente comodo addosso eppure a Brindisi ci ha impiantato un’azienda!
In bocca al lupo Alessandro!
Michela Forleo
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