25/02/2004
Brindisi: poca virtù ambientale
Da una ricerca condotta dalla Camera di Commercio
di Milano, sulle virtù ambientali degli italiani, Brindisi
risulta al 98^ posto sulle 103 provincie italiane.
Gli abitanti di Bolzano, di Sondrio e di Macerata
quelli che hanno più cura dell’ambiente, mentre
peggio di Brindisi, tra le province che registrano la
posizione più bassa nell’indice di “virtù ambientale”,
ci sono solo Roma, Messina, Siracusa, Caltanisetta e
Taranto.
La graduatoria nazionale è stata costituita sulla
base di 5 singoli indicatori: consumo energia;
consumo acqua; abusivismo edile; raccolta rifiuti;
imprese ambientali. Per ognuno di essi ne
riportiamo una breve analisi:
Consumo di risorse
idriche
Se si prende in considerazione il dato
dell’erogazione di acqua potabile per abitante, la
provincia di Brindisi è al 71^ posto con un indice di
1,077 (posta =1 la media italiana). Al primo posto
c’è Treviso (0,302) mentre l’ultima posizione è
occupata da Trieste (2,391).
Produzione termoelettrica e
consumo di energia
Se consideriamo la produzione termoelettrica e il
consumo di energia per abitante, Brindisi si attesta
al 96^ posto con 3,935 (posta =1 la media italiana)
seguita solo da Lodi, Savona, Vercelli, Viterbo,
Mantova, Rovigo e Livorno. Chiaro che la bassa virtù
in questo caso non è certo dovuto agli sprechi
energetici degli abitanti ma alla presenza sul nostro
territorio delle centrali termoelettriche.
Tasso di abusivismo
Brindisi si pone molto al di sopra della media
nazionale quando vengo prese in considerazione le
costruzioni abusive sul totale delle abitazioni. Con
un valore di 2,161 (posta =1 la media italiana) si
classifica al 91^ posto abitazioni. Reggio Emilia che
è la provincia più virtuosa relativamente a questo
indice segna un valore di 0,16. Fanalino di coda
Caltanisetta con 3,272.
Raccolta differenziata
Sulla base degli ultimi dati disponibili a livello
italiano (quelli pubblicati nel 2003 dall’APAT,
Agenzia per la Protezione dell'Ambiente e per i
Servizi Tecnici), Brindisi figura tra le provincie che
riciclano di meno. La percentuale di raccolta
differenziata sul totale, che è solo del 3,8% relega
la nostra provincia al 91^ posto. Treviso e Lecco,
con il 51,4%, sono le province più attente alla
differenziazione della raccolta mentre agli ultimi
posti si trovano Nuoro (1,8%), Sassari (2,4%),
Caltanisetta (2,4%), Oristano (2,9%), Campobasso
(2,9%).
Presenza di imprese
ambientali
Per Brindisi va leggermente meglio nel rapporto tra
numero di imprese “ambientali” (impegnate nel
settore di raccolta smaltimento dei rifiuti solidi; della
depurazione delle acque di scarico; di misure
igienico sanitarie) e popolazione complessiva
residente. La nostra provincia raggiunge la 48^
posizione con 0,746096 imprese ambientali ogni 10
mila abitanti. Aosta che è la prima presenta 2,25
imprese ogni 10000 abitanti mentre Trieste è ultima
con un rapporto di appena 0,21.
Il presidente della Camera di Commercio di Milano,
Carlo Sangalli, ha commentato la ricerca sostenendo
che “Lo stato di salute dell’ambiente rappresenta un
valore aggiunto importante, non solo per
determinare una qualità della vita migliore per i
cittadini, ma anche per la competitività di un
territorio. Investire di più e meglio sull’ambiente è
allora investire sul nostro futuro”.
Parole che suonano come un monito per la nostra
realtà dal momento che risulta inconfutabile che lo
sconcertante risultato della nostra provincia sconta la
presenza di imprese che hanno devastato
l’ambiente.
Infatti come non leggere le bassissime posizioni
occupate negli indicatori di “Consumo di risorse
idriche” e “di produzione termoelettrica e consumo
di energia” con l’insistenza delle centrali e di tutti gli
altri insediamenti produttivi che hanno snaturato il
nostro territorio?
Spiace considerare che anche il buon dato
nell’indicatore della presenza di
imprese “ambientali” può essere considerata figlio
dell’esigenza di operare quotidianamente a
supporto di quel tipo di grande industria.
Lecce è al 33 posto nella classifica nazionale. A
dimostrazione che un diverso sviluppo del territorio
è in grado di generare virtù ambientale.
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