Musica » 31/05/2012
Diario di bordo. Pagina n. 124
“CELEBRIAMOCI! 1982-2012
– 30 anni di rock’n’roll a Brindisi –
Dalle radio ai gruppi emergenti”.
Dopo aver parlato di Pierluigi Pesimena,, nella precedente pagina del nostro “radi@ttivo” “Diario di bordo”, il nostro tributo alla scena musicale brindisina, continua con il ricordo di un poeta e musicista, prematuramente scomparso negli anni scorsi.
Mario Sacrestano, è stato uno tra gli amici più cari conosciuti nei primissimi anni ’80. Persona dolce e mite, la sua bontà d’animo lo portò, con grande generosità, ad operare nel sociale e ad essere sempre a contatto con chi aveva bisogno di speranza, ma anche di un semplice gesto d’affetto. Scriveva poesie intelligenti, profonde ed intime.
Era considerato il “Nick Drake” della nostra scena musicale. Spesso, veniva a trovarci in radio, dove accompagnato dal suono di una chitarra e dal soffio di un’armonica, musicava i suoi scritti con grande gusto e tonalità. In uno di questi appuntamenti,ricchi di creatività, allegria e amicizia, fu inventato un ironico blues scritto a quattro mani, cantato nel nostro dialetto.
Il brano, legato a vicende strettamente personali, divenne quasi un inno e successivamente fu trasformato in un “cult”.
Considerato un blues tipicamente “maschilista”, fu riveduto e corretto, tant’è che suona ancora attuale dopo 30 anni. Ancora oggi, a Brindisi, questa canzone viene canticchiata dalle coppie in crisi… Dopo le diverse esibizioni via etere, considerato il talento, gli ottimi ascolti e il sincero apprezzamento da parte dell’attento pubblico radiofonico, “Radio Canale 94” invitò Mario ad esibirsi in un concerto vero e proprio, all’interno di una delle tante rassegne dedicate agli artisti emergenti.
Cosa che avvenne qualche settimana dopo, davanti a un centinaio di giovani entusiasti, nel piccolo teatro di “S. Anna”, a poche decine di metri della parrocchia di S. Benedetto. Fu una serata speciale, ricca di musica e di poesia, musicata da una affiatata band elettro-acustica, ben orchestrata dalla sapiente regia di Giuseppe Schirone. Quel concerto, fu uno dei momenti più belli, esaltanti e intensi della sua breve vita.
Abbiamo chiesto un pensiero e una riflessione a Giancarlo Sacrestano, fratello di Mario, nostro collega del quotidiano “Senza Colonne”: “Dotato di uno spirito libero e profondamente cristiano, si è formato alla scuola della vita, dove il pane quotidiano, è rappresentato dal servizio e il companatico, dal sacrificio. Servizio e sacrificio che lo hanno portato ad essere protagonista dell’assistenza verso il disagiato, l’emarginato, il sofferente . E se il suo obiettivo era rappresentato dall’Uomo morto in croce, il credo in Quella persona, lo dimostrava nell’attenzione al fratello bisognoso. Da qui si deve partire per comprendere l’importanza che per Mario ha rivestito la musica, sempre. Non già colonna sonora, ma profondo linguaggio dell’anima. Il soul, il blues, sono le sue espressioni musicali più ascoltate. Da Muddy Waters ed i suoi forti connotati della etnia afro-americana a Woody Guthrie, cantautore newyorkese coevo del primo, che con la sua:”This land is your land”, immergono Mario nell’universo dell’impegno quotidiano. Se dovessi coniare uno slogan per lui, direi: ”Per la sua terra, per il suo tempo, per i suoi fratelli”. Trova lo stimolo alla sua esistenza che culla le marginalità, ascoltando Janis Joplin e Bob Dylan, cantautori di una America impegnata nell’affermazione dei diritti di ogni uomo. Dalla famosissima “Blowin’ in the wind”, che non si è mai stancato di suonare con la chitarra e con l’armonica (sono cimeli presenti ancora nella sua camera), ha tratto la forza per continuare a credere nell’uomo, in ogni uomo, nonostante tutto, soprattutto per le grandi sconfitte che ha patito.”… “Famigerate sono le parole di un verso che mi tormenta e che forse di Mario tracciano, inesorabile, la luce e la sconvolgente grandezza, lasciandone percepire ancora, una grandezza misconosciuta: «Quantunque abbia visto la luna all’alba brillare, è nella notte che ella illumina le mille e mille cose dell’universo»” … “La sua poetica è tutta speranza di morte, non cercata, ma compresa e per questo attesa con serenità”… “In una poesia, egli si immagina già nell’aldilà e con disincantata certezza, mica speranza, afferma: «… e canteremo inni per voi che restate…»”
(Marco Greco)
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Angelo Olive, Mimmo Saponaro e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì (con “RADI@zioni N.R.G.”) e venerdì (con “RADI@zioni CULT”) tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica “Ciccio Riccio” di Brindisi – www.ciccioriccio.it.
Si ringraziano il portale “www.brundisium.net” e il quotidiano “Senza Colonne” di Brindisi per il consueto supporto fornito alla trasmissione “RADI@zioni” di “Ciccio Riccio”.
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