Musica » 06/02/2012
Radi@zioni: "Steven Wilson - Grace For Drowning" - Il disco della settimana
RADI@zioni – IL DISCO DELLA SETTIMANA
STEVEN WILSON “Grace For Drowning”
(Kscope, 2011)
www.swhq.co.uk
Tracklist:
Disc 1: Deform to Form a Star
1. Grace for Drowning
2. Sectarian
3. Deform to Form a Star
4. No Part of Me
5. Postcard
6. Raider Prelude
7. Remainder the Black Dog
Disc 2: Like Dust I Have Cleared from My Eye
1. Belle de Jour
2. Index
3. Track One
4. Raider II
5. Like Dust I Have Cleared from My Eye
Pubblicato in una varietà di edizioni (che vanno dal semplice doppio cd, al corpulento libro con tre cd, blue-ray e un raffinato libro fotografico di 120 pagine), il secondo album di Steven Wilson è una delle opere più imponenti del 2011. L'eclettismo di "Insurgentes", il primo capitolo solo del nostro, non viene accantonato in "Grace For Drowning", ma è evidente una maggiore coesione degli elementi sonori.
La febbre jazz di kingcrimsoniana memoria è il colore più evidente nel nuovo multi-cromatico sound di Steven Wilson, ma non c'è traccia della speculazione ibrida e confusa dei nuovi attori del progressive-jazz, né la fragilità del Canterbury-sound. Il vigore del metal viene solo ideologicamente accantonato, la sua energia non si manifesta più con roboanti corpi chitarristici, ma è usata per tonificare toni e timbri degli elementi sonori: il risultato è una piccola-grande orchestra che verifica la sua consistenza in complesse trame sperimentali per poi librarsi in un nuovo racconto epico che restaura emozioni e paure di un’era stilistica lontana.
Resta evidente che l'amicizia e la stima di Robert Fripp nonché il coinvolgimento nelle ristrutturazioni sonore degli album dei King Crimson e dei Jethro Tull ha accelerato il percorso vintage che si concretizza nell'album più classic-rock della sua carriera.
(www.ondarock.it)
A differenza di “Insurgentes”, dove la musica aveva connotazione prettamente elettrica e trasmetteva ansia tramite il particolare utilizzo dell’elettronica e di suoni drone (qui ne abbiamo reminiscenze su “Sectarian”), “Grace For Drowning” è più malleabile, spesso acustico e sono gli strumenti a fiato o classici a venire utilizzati in maniera insolita e avanguardista; seguendo questa strada, “Deform To Form A Star” non risulta così lontana dalla band madre anzi diremmo che, a parte tutti i preamboli e le eccezioni del caso, questo lavoro ci sembra particolarmente vicino agli ultimi Porcupine Tree.
Il suo essere jazzy e progressivo (nel vero senso del termine) permette comunque a molte tracce di questo lavoro di essere moderne in molti momenti, (“Postcard”, “Remainder The Black Dog”) e ospiti di rilievo come Jordan Rudess, il bravissimo Nic France alla batteria, Tony Levin e Steve Hackett danno chiaramente quel qualcosa in più che comunque al musicista di Hemel Hempstead non necessita dato che per l’ennesima volta sciorina un talento a tutto tondo, davvero inavvicinabile. (www.metallus.it)
(Rino De Cesare)
a cura di: CamilloFasulo.blogspot.com
“RADI@zioni” è un programma curato da Camillo Fasulo, Marco Greco, Antonio Marra e Angelo De Luca, con la radi@ttiva collaborazione di Rino De Cesare, Fernando Falcolini, Angelo Olive e Carmine Tateo, in onda tutti i lunedì e venerdì tra le ore 22 e le 24 sull’emittente radiofonica Ciccio Riccio di .
www.ciccioriccio.it
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