Musica » 18/09/2009
Diario di bordo. Pagina n. 24
In un mondo che va sottosopra, le uniche certezze sembrano arrivare da chi non t’aspetti. L’essere idealisti, alternativi o “analogici”, forse non al passo con i tempi, fa sentire più umani e sensibili ma anche più forti e responsabili rispetto a tutto quello che ci circonda.
La musica, la cultura, l’arte, l’ambiente, la tolleranza e il rispetto verso gli altri, in un periodo alquanto “sgangherato” come questo, rendono addirittura vero, ricco di suggestione e d’interesse anche un galeone pirata, inventato in punta di pennino, sulle righe di questo diario.
Un barcone, un veliero, ’nu skifarieddo, o chissà cosa, ma pur sempre nella fantasia, un rifugio ideale per tutti noi.
Vecchio e malandato, con le vele bucate e consumate dalla salsedine e con i cannoni che sparano palloncini colorati. È impregnato di rock e puzzolente di blues. Nella legna tarlata della propria stiva custodisce, insieme ai dischi, anche quei valori che rispecchiano fedelmente il carattere ribelle e mai domo del suo scalcagnato equipaggio da cartoons con la barba bianca e il vinile sotto il braccio.
Benvenuti a bordo, farabutti, ma portatevi da bere, la nostra scorta di birra è quasi esaurita!
Da “RADI@zioni / The Next Generation” di lunedì 14 Settembre 2009 per il frammento radi@ttivo del “Disco Hot / I più ascoltati del momento”, Carmine Tateo, ha proposto l’eponimo CD dei The Virgins: Provenienza: britannica… Segni particolari: il singolo “Rich Girls”, una bellissima ballata pop che coinvolge fin dalle prime note e che ha scalato velocemente le classifiche del Regno Unito. Ironici al punto giusto, propongono un power-pop che, tutto sommato, sa di minestra riscaldata ma buona per gli amanti del genere.
La band respira profondamente l’aria della scena musicale inglese proponendosi come alternativa ad altri gruppi.
Un buon esempio per lasciarsi coinvolgere e passare 40 minuti in totale spensieratezza!
Per l’approfondimento de “Il Disco Della Settimana”, Rino De Cesare, per voce di Camillo Fasulo, vi ha proposto “Broken” il recentissimo nuovo album dei Soulsavers.
Quando pubblicarono il loro 2° lavoro, “It’s Not How Far You Fall, It’s The Way You Land” (2007), siamo stati travolti da una vera e propria tempesta emozionale… Un album il cui ascolto si rivelò un’esperienza trascendente, un viaggio, lungo paesaggi soul, gospel, rock, jazz e country, raccontato dalla voce unica dell’infaticabile Mark Lanegan.
Ora, a due anni di distanza, il suo successore, “Broken”, si addentra ulteriormente in quei territori rivelandosi un’opera ancora superiore, un classico nel quale l’esperienza live maturata dal gruppo porta il suono delle chitarre in primo piano regalando diversi episodi memorabili.
“Broken”, come il precedente disco, è stato realizzato tra California e Inghilterra, ed annovera una serie di collaborazioni eccellenti: Mike Patton duetta con Mark Lanegan su “Unbalanced Pieces”, il pezzo dalle tinte più elettroniche del disco, Jason Pierce degli Spiritualized accompagna il crooner di Ellensburg in “Pharaohs Chariot” e la voce di Richard Hawley, ex membro dei Longpips, fa da sognante tappeto alla splendida “Shadow Falls”, uno dei momenti più ispirati del disco.
Il disco s’impreziosisce, infine, introducendo la voce di Red Ghost, alias Rosa Agostino. La ragazza di Sidney duetta con Lanegan in “Rolling Sky”, autentica perla noise, in cui il suono nasale della chitarra, adagiato su un tappeto di eleganti sassofoni, conferiscono al mix tra la voce intensa e calda di lei e quella profonda di lui, un gusto dal sapore vagamente diabolico: la gemma mancante nel pur eccellente ultimo lavoro dei Portishead.
Marco Greco
|