Approfondimenti » 02/08/2008
Mesagne: Panchine con "vista cassonetti" in via S. Pancrazio
Riceviamo e pubblichiamo integralmente le perplessità di alcuni cittadini di Mesagne (Brindisi)
Egregio Direttore,
Le scriviamo per segnalarLe una curiosa ed incresciosa anomalia relativa al verde pubblico in una zona di Mesagne ed alla discutibile posa in opera di alcune panchine eseguita da tecnici della amministrazione comunale.
Circa un paio di settimane addietro, cittadini della zona, hanno avuto modo di constatare che alcuni operai del comune di Mesagne, procedevano all’installazione di due panchine sul tratto di marciapiede antistante un piccolo spazio pubblico in cui insistono alcuni alberi di pino, lungo Via S. Pancrazio all’altezza del crocevia con Via Catania.
Gli operai erano in possesso di uno pseudo-ordine di servizio consistente in un foglietto di carta manoscritto, privo di qualsivoglia riscontro ed elemento che potesse presagire una ufficialità dell’intervento. Le panchine venivano poste ad affaccio sulla pubblica via, rispettivamente a destra ed a sinistra di due cassonetti per la raccolta dei rifiuti solidi urbani già allocati da anni. Ritenendo che vi fosse una sorta di incompatibilità nella situazione creatasi, si è ritenuto opportuno segnalare l’anomalia al dirigente dell’ufficio comunale preposto alla posa in opera di elementi di arredo urbano. Essendo quest’ultimo del nostro stesso parere, è stato avviato il tentativo da parte sua di rimediare, modificando lo “status quo”, asseritamente attivato, peraltro, senza che fosse stata emessa alcuna determina o parere da parte della macchina amministrativa; ma pare, determinato e scaturito esclusivamente dal volere dell’assessore al ramo, a seguito di alcune richieste verbali ricevute. Iniziative che, qualora attuate con un po’ di lungimiranza, darebbero alla nostra città certamente più lustro. Lo stesso assessore, comunque, nonostante le lamentele riportate, ha precisato allo stesso dirigente tecnico che siccome le richieste erano pervenute per l’installazione delle panchine in tal modo, NULLA DOVEVA ESSERE MODIFICATO.
Esito: i cittadini di Mesagne, e nello specifico della zona interessata, dovranno accontentarsi di avere questo spazio, tecnicamente destinato a verde pubblico, perennemente non curato e sporco, in cui, sul solo marciapiede ricadente su Via San Pancrazio che funge da “cornice”, insistono due panchine poste a destra ed a sinistra di altrettanti cassonetti per la raccolta di rifiuti solidi urbani.
Ma non è tutto! Qualunque cittadino si aspetterebbe che le panchine in argomento fossero poste con vista all’interno dello spazio (che dovrebbe diventare) “verde”, nonostante bisognevole di immediato ed urgente intervento di riqualificazione; invece no! Oltre a dover sopportare la vista e l’olezzo di immondizia, chiunque voglia far uso delle panchine, dovrà obbligatoriamente sorbirsi l’enorme mole di traffico cittadino che scorre su questa importante arteria, che in entrata ed in uscita da Mesagne collega con la periferia della città, con San Pancrazio Salentino e con importanti località turistiche e balneari.
Perché non si fa in modo che questo e tutti gli altri interventi pubblici, siano finalizzati al bene comune, che questi spazi siano fruibili da tutti e non rappresentino un’utilità per pochi? Si prenda esempio da altri spazi che sono stati dignitosamente consegnati ai cittadini dopo interventi simili (vedasi villette in zona S.Antonio).
Sarebbe quindi auspicabile che i cassonetti vengano spostati di qualche metro, che le panchine fossero dirette fronte parco, e che lo stesso parco venisse recuperato con dell’erbetta e qualche attrezzatura ludica per i più piccini.
Crediamo infine che quanto fatto fin'ora non dimostri un alto senso civico; in futuro si spera che siano prese in considerazione più le esigenze di una fetta più vasta di cittadinanza e non solo quella di qualcuno che avanza richieste di carattere personale travestendole come interventi di pubblica utilità.
Certi della Sua nota sensibilità ad argomenti riguardanti il bene pubblico e l'educazione civica, Le porgiamo Distinti Saluti.
Lettera firmata
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