Approfondimenti » 12/02/2008
"Sua Santità, salvi la chiesa della Madonna del Giardino". Di A. Lorenzini
Sua Santità, Le scrivo umilmente per portare alla Sua attenzione il dramma che sta vivendo la Chiesa della Madonna del Giardino, destinata sicuramente al crollo se non sarà oggetto di immediati lavori di ristrutturazione.
La Chiesa si trova nel territorio di Tuturano (frazione di Brindisi): il piccolo paese pugliese sorto agli onori delle cronache e dei media quando il giovane quindicenne Simone Neglia (oggi purtroppo defunto), ricoverato nell'Ospedale
Gemelli di Roma per una gravissima forma di leucemia, scrisse una struggente lettera al suo vicino, ammalato anch'egli, Nostra Santità Giovanni Paolo II (Segreteria di Stato- prima sezione- prot.570.500)!
La Chiesa (del fine 1500), oltre ad avere un valore artistico indiscutibile ed accertato, rappresenta l'alfa della religiosità della Comunità cristiana Tuturanese che, nel mese di maggio, raggiunge il suo culmine con la festa della Protettrice Madonna del Giardino.
Solo da circa un mese, grazie alle innumerevoli pressioni verso le Autorità competenti, si è ottenuto il puntellamento delle mura ormai pericolanti ed un'interpellanza parlamentare verso il Governo (leg. 15°, seduta n. 261 del 5/12/2007)!
Sappiamo che nella visita che Lei effettuerà a Brindisi nei giorni 14/15/giugno c.a. Sua Santità inaugurerà, nel quartiere Minnuta, una nuova Chiesa, per la costruzione della quale le Autorità Civili ed Ecclesiastiche hanno profuso
notevoli sforzi.
Sono qui umilmente a chiedere un Suo Santo interessamento perché Lei possa intercedere presso le stesse Autorità affinché si impegnino con altrettanto vigore per salvare la Chiesa della Madonna del Giardino…
Il ripristino dell'agibilità della Chiesa sarebbe anche il coronamento dell'attività che mio zio, don Domenico de Franceschi, profuse per Essa, come Parroco del paese, fino a quando l'immatura scomparsa lo colse, nel 1980, a
soli 58 anni!
Supplichevole ai Suoi piedi, nella speranza di veder risorgere la Casa della Santissima Madre, Le porgo i miei più fiduciosi e deferenti saluti.
Aurelio Lorenzini
(Scritta il 20 gennio 2008 e ricevuta dal Vaticano)
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