Approfondimenti » 09/02/2008
Il destino di Francavilla nella "mani" di Saccomanno? Di G. Bruno
In queste ore è altissima la fibrillazione all’interno dei partiti in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento che si terranno il 13 e 14 Aprile. La corsa al posizionamento utile per essere eletti è più avvincente di una finale olimpica dei 100 metri.
Le voci di corridoio si susseguono di ora in ora,si stringono alleanze,si firmano patti,si assumono impegni.
Ed è proprio in questo clima infuocato che le vicende politiche nazionali convergono con quelle locali. Magie della politica.
Michele Saccomanno,attuale consigliere regionale nelle fine di An,sarebbe una delle figure più accreditate a far parte del manipolo di pugliesi del partito di Fini pronti a fare il proprio ingresso a Palazzo Montecitorio.
La legge prevede che non è possibile ricoprire contemporaneamente l’incarico di parlamentare e quello di consigliere regionale. Per questa ragione l’ex assessore regionale alla sanità una volta eletto in Parlamento dovrà scegliere se continuare a sedere in consiglio regionale oppure,ragionevolmente,prendere posto tra i banchi della Camera dei Deputati.
Nelle elezioni regionali del 2005 Saccomanno conquistò l’unico seggio attribuito ad An in provincia di Brindisi. Alle sue spalle si posizionò Giuseppe Marinotti,all’epoca consigliere regionale uscente. La ghigliottina della mancata attribuzione del premio di maggioranza alla coalizione guidata dall’ex governatore Fitto colpì,tra gli altri,proprio l’attuale sindaco di Francavilla che mancò la rielezione.
Nel 2006 il dottor Marinotti viene eletto sindaco della città degli Imperiali,ma al plebiscito della sua elezione sono seguiti due anni di difficilissima gestione amministrativa della città,vuoi per problemi ereditati dalla passata gestione Della Corte,vuoi per una squadra assessorile non all’altezza di un compito difficile,come è certamente quello di gestire una realtà molto complessa come quella francavillese.
Dicevamo di Saccomanno. Se l’esponente di An dovesse essere eletto in Parlamento,il suo posto a via Capruzzi resterebbe vacante ed è qui che entra in scena il sindaco Marinotti.Sarebbe proprio il dottore francavillese ad avere diritto a subentrare in consiglio regionale al posto dell’uscente capogruppo di An,sempre che accetti di lasciare la fascia tricolore per ritornare a rivestire i panni di consigliere regionale,ma voci accreditate danno per certo una risposta positiva del sindaco,scoraggiato dai problemi che si abbattono quotidianamente sulla sua giunta e che lo vedono,in ragione del ruolo che ricopre,il principale capro espiatorio,non perderebbe un secondo di più per tornare nella felice “oasi” barese.
Anche qui subentra la legge,perché se Marinotti dovesse dimettersi da sindaco (scelta obbligata se decidesse di accettare l’incarico di consigliere regionale) la conseguenza immediata sarebbe lo scioglimento del consiglio comunale.
Fantapolitica o qualcosa di più?
Sarebbe gradita una smentita del dottor Marinotti,perché la città non può permettersi di scoprire il 14 Aprile di non avere più un sindaco e conseguentemente di essere costretta a subire un commissariamento lungo ed inutile.
Sarebbe gradita una smentita del sindaco soprattutto per una forma di rispetto verso quel 60% di cittadini che con lui hanno stretto un patto,che a lui hanno consegnato un briciolo di fiducia,rispetto verso quei numerosi ragazzi che in lui hanno creduto e che potrebbero essere traditi in virtù di interessi esclusivamente personali.
Giuseppe Bruno, responsabile del blog “La Chiazza francavillese”
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