Approfondimenti » 22/11/2003
Intervento dei parlamentari brindisini dell'Ulivo sul Rinnovamento
L’iniziativa di martedì scorso al cinema Universal, che auspichiamo sia stata indirizzata a favorire l’unità tra le forze di centrosinistra, è stata utilizzata da qualcuno per dividere la coalizione in buoni e cattivi, secondo una logica che non ci appartiene e non si può accettare.
Alcuni hanno voluto, in modo discutibile, scavare un solco tra chi sarebbe idoneo ad innalzare lo stendardo del rinnovamento e chi, per un giudizio arbitrario, non ne avrebbe titolo.
Siamo più che convinti che, alla luce di quanto è accaduto in città, sia sicuramente legittimo continuare ad interrogarsi per non ripetere gli errori del passato e per porre in essere un autentico processo di rinnovamento.
I fatti di Brindisi ci hanno afflitto e segnato profondamente e sentiamo il peso della responsabilità politica.
La questione morale è da oramai 30 anni un patrimonio irrinunciabile dei partiti nei quali ci onoriamo di militare. Per questo non ci sentiamo di accettare patenti da nessuno ed augurandoci che questa domanda di cambiamento sia autentica, riteniamo necessario che i partiti si riapproprino del loro ruolo e mettano in atto un processo di rinnovamento.
D’altronde i fatti accaduti nella città porterebbero i partiti, i movimenti e tutto ciò che ruota attorno all’Ulivo ad un obbligo morale e ad una sfida di alto profilo su uomini ed idee.
Il rinnovamento si produce con una rinnovata partecipazione alla vita politica della città.
Tutti i partiti, i movimenti, le singole personalità costituiscono una ricchezza che può migliorare la politica e la città di Brindisi, se presentano un progetto che faccia superare il disagio che attraversa il centrosinistra ed il centrodestra.
Ciò che è successo non va rimosso perché se ciò avvenisse saremmo sciagurati; deve servire a migliorare noi stessi, i partiti e gli schieramenti.
Chi oggi sente di aver sbagliato anche solo sottovalutando, avrà pace solo se saprà offrire alla città una classe politica degna di stima e di fiducia, ma anche un progetto in grado di valorizzare e difendere le giuste aspettative di una città pulita, produttiva, sana e ricca di opportunità, così come si è sforzato di indicarci il Forum per l’Ambiente che indica nella salute e nello sviluppo la possibilità di risanare la città, cosa che stiamo per chiedere ai Ministri competenti in una interrogazione parlamentare.
Per questo siamo convinti che forze nuove, giovani, si stringeranno intorno al centrosinistra, perché la spinta innovativa non è finita e può esprimere una forza di governo.
Ciò che va evitato è la formazione di processi lobbistici, per cui c’è bisogno di un progetto organico nel quale tutti siano attori per impedire che i singoli emergano e per far si che le idee personali ed i valori siano non solo espressi, ma anche praticati.
Per questo va chiesto a tutti uno sforzo perché con pacatezza si discuta su fatti gravi ma anche su come risolvere i problemi di una città che ha subito un grave freno ad un impegno amministrativo che per quanto riguarda il centrosinistra mirava alla risoluzione dei problemi che da anni non sono affrontati anche per colpa di chi, in altri tempi, messo alla guida della cosa pubblica dai cittadini, è fuggito di fronte alle proprie responsabilità, per cui oggi non può dare patenti.
I risentimenti personali, le incomprensioni e le ripicche non possono costituire un freno alla spinta di cambiamento ed alla ricerca di strumenti e persone nuove che tutti insieme possiamo e dobbiamo individuare.
Se l’incontro di martedì è stata una provocazione per impegnare tutto il centro sinistra, possiamo misurarci, se invece si tratta solo di personalismi, di piccinerie e di tentativi di parlare a figlia perché nuora capisca; allora “ora basta” lo diciamo noi.
Vogliamo chiedere al notaio Errico, qual è la ratio del suo intervento in assemblea e dell’intervista su Quotidiano.
Vuole candidarsi? Lo dica! Vuole candidarsi col centrodestra? Lo faccia, spiegando però che c’è il rischio che si dimetta di nuovo. Le dimissioni per paura, non ci appartengono.
Va detto altresì che gli atti parlamentari sono pubblici e che essi parlano, con interrogazioni, interpellanze, di lotte contro le lobbies del carbone, contro la malavita, alla ricerca di quello che è stato per il centrosinistra il vessillo costante: la questione morale, che è fatta di pratica e di atti quotidiani, ma anche di rischi.
Se li legga gli atti il notaio Errico, si legga anche gli articoli sui giornali sulla questioni della legalità e dell’ambiente e ricordi che la convenzione ENEL l’ hanno firmata sia il Comune sia la Provincia. E’ strano che della Provincia non si parli! Il conto sulle azioni politiche va chiesto a qualcun altro.
Non si comprende perché nel corso dell’assemblea, non essendoci più critiche per i politici locali, si sono attaccati i parlamentari, ma solo quelli del centrosinistra.
E’ mortificante apprendere, per chi ha sempre contrastato l’immoralità e l’illegalità da qualunque parte venissero, senza prendere ordini da nessuno, ma rappresentando istanze condivise con i partiti, scegliendo la linea di frontiera, mai quella di abbandono delle responsabilità, che si è fatti oggetto quasi di scherno.
Militare nei partiti è motivo di orgoglio, anche se oggi non è più di moda, in quanto se ne fa oggetto di irrisione.
Pertanto, se l’assemblea dovesse servire a rilanciare il progetto del centro sinistra non ci sono problemi ad accettarlo, perché sicuramente nell’assemblea c’era chi con spirito costruttivo intende discutere ed è sicuramente la maggioranza.
Se invece è solo stata funzionale a criticare da sinistra il centrosinistra o ad una nuova esasperata personalizzazione del dibattito all’interno di tale schieramento, sia consentito nutrire dei dubbi su a chi possa giovare tutto questo e diciamo ai partiti del centrosinistra che devono accelerare i tempi per approntare progetti e programmi e per ritrovare quell’unità necessaria per poter aspirare al governo del territorio.
Attorno al centrosinistra si stringeranno sicuramente tutte quelle personalità che vogliono lavorare per il bene della città e del territorio.
Sen. Rosa Stanisci
Sen. Antonio Gaglione
On. Giovanni Carbonella
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