Approfondimenti » 08/09/2003
Le proposte per l'ex Base Usaf
Il 24 Luglio scorso a
Ramstein, in Germania, si è tenuta la cerimonia ufficiale
di consegna all’Italia della base Usaf, una struttura,
costruita in base ad un accordo stipulato nel 1954 tra Italia
e Stati Uniti di America su 180 ettari di terreno tra Brindisi
e San Vito dei Normanni.
Si è concluso così l’iter burocratico
partito il 14 Aprile 2000, giorno in cui gli americani hanno
comunicato l’intenzione di dismettere la base pur risevandosi
la piccola parte dove è ubicato un osservatorio del
sole - uno dei pochissimi al mondo specializzato nella segnalazione
di tempeste magnetiche.
La base ha rappresentato per 40 anni uno dei punti focali
dell’economia del nostro territorio, ospitando cittadini
statunitensi e dando lavoro a centinaia di italiani.
In questo periodo gli sforzi delle autorità locali
sono incentrate a prospettare i possibili nuovi utilizzi della
struttura in modo tale che essa continui ad essere una realtà
produttiva e di sviluppo per l'intera area della provincia
di Brindisi.
La Sen. Stanisci in sede parlamentare aveva sottolineato la
necessità di confronto con le istituzioni locali, proponendo
al Ministro della difesa una conferenza di servizi a livello
nazionale con la presenza delle istituzioni locali, a partire
dai comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni e dalla Provincia
di Brindisi.
Le istituzioni locali si sono mosse immediatamente ed il 1
Settembre, su iniziativa del sindaco Giovanni Antonino, si
è svolto un incontro finalizzato proprio ad individuare
delle proposte riguardanti il riutilizzo della base. Erano
presenti oltre al primo cittadino di Brindisi, il sindaco
di San Vito dei Normanni Vito Masiello, il segretario generale
della Camera di Commercio Eupremio Carrozzo, il presidente
dell'Assindustria Stefano L'Abbate, il direttore dell'Assindustria
Angelo Guarini, i parlamentari Rosa Stanisci, Luigi Vitali,
Giuseppe Specchia ed Euprepio Curto, il vice presidente del
Consiglio regionale Carmine Dipietrangelo ed il consigliere
regionale Marco Pezzuto.
Durante l’incontro è stato chiarito che per tre
anni (a partire dal 24 luglio) sarà possibile riutilizzare
la base solo attraverso il pagamento di 70 miliardi di lire
agli Stati Uniti. Trascorso tale termine, il costo simbolico
della base scenderà ad un dollaro. E ciò pone
già una serie di problemi dal momento che rappresenterebbe
un delitto lasciare la struttura all’incuria ed al degrado
per 3 anni in modo da evitare di pagare la grossa cifra pretesa
dal governo a stelle e strisce.
Nel corso dell’incontro sono state indicate varie proposte.
La senatrice Stanisci ha prospettato l’ipotesi, peraltro
già ufficializzata in Parlamento, della
creazione di una scuola di peace-keeping, ossia di
un centro internazionale per la formazione di operatori di
pace. Il tutto, anche in considerazione dell'annunciato potenziamento
della base di Brindisi dell'Onu.
L'Assindustria, invece, ha illustrato la proposta di dar vita
ad un campus universitario, oltre
che ad un concorso di idee per il completo
utilizzo della struttura.
Successivamente anche il Sindaco Antonino ha avanzato dei
suggerimenti quali una “città-mercato”,
un grande “centro servizi”, una serie di strutture
ricettive, un centro di attrazione per i giovani (un acquapark?)
e ad una cittadella dello sport in cui utilizzare anche
le strutture già esistenti (campo da golf, campi da
tennis, ecc.).
Nei prossimi giorni sarà data vita ad una "Conferenza
permanente per il riutilizzo della ex base Usaf" e verranno
svolti alcuni incontri con gli odierni responsabili della
struttura (l’Aereonautica Militare).
In questo contesto Brundisium.net ha pensato di porsi come
centro di raccolta di possibili proposte da parte dei cittadini.
Lo facciamo attraverso una nuova bacheca chiamata "La
tua proposta per l'ex base Usaf" nella quale, chi lo
desidera, può avanzare il proprio suggerimento sul
possibile utilizzo delle strutture situate all'interno della
base.
Per accedere alla bacheca clicca
qui.
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